Il settore dell'aviazione fatica a riprendersi, anche per il timore di contrarre il coronavirus durante il volo
Il CEO di Swiss assicura: a bordo l'aria è come in una sala operatoria
ZURIGO - Nel pieno dell'emergenza Covid-19, il 99% dei voli Swiss era stato cancellato. E ora per la compagnia elvetica filiale di Lufthansa (ma lo stesso vale per tutto il settore dell'aviazione) la ripartenza è davvero dura. Da una parte molti viaggiatori preferiscono passare le vacanze nel proprio paese, per paura di doversi mettere in quarantena al rientro da un eventuale soggiorno all'estero. Dall'altra c'è anche il timore di contrarre il virus in aereo, dove per un tempo più o meno lungo ci si ritrova a stretto contatto con molte altre persone.
Ma la cabina di un aereo «è un ambiente molto sicuro» assicura il CEO di Swiss Thomas Klühr in un'intervista rilasciata a 20 Minuten. «Sono previste delle misure igieniche, come l'obbligo di mascherina. Ma fa la sua parte anche il sistema per il filtraggio dell'aria, che è paragonabile a quello impiegato nelle sale operatorie». Insomma, a bordo di un velivolo l'aria sarebbe qualitativamente migliore rispetto ad altri luoghi. «E non mi risulta che a bordo di voli Swiss vi siano stati dei contagi» aggiunge ancora Klühr.
Tuttavia, in aereo le distanze sociali non esistono: sulle rotte Swiss non sono previsti sedili vuoti. «Non sarebbe economicamente sostenibile» spiega il CEO, ricordando che a bordo viene comunque applicato un concetto di protezione. «A medio e lungo termine capiremo se i viaggiatori sono pronti a pagare di più per avere più spazio a disposizione».
Nel frattempo Swiss constata che per la ripresa ci vorrà più tempo del previsto. In particolare a causa dei continui cambiamenti delle restrizioni di viaggio, che spingono i viaggiatori a effettuare le prenotazioni all'ultimo. «Attualmente il livello delle prenotazioni è al 20% di un anno normale» osserva Klühr, sottolineando che al momento Swiss perde quasi un milione di franchi al giorno.
Comunque lo stesso CEO di Swiss ammette di volare meno. Da una parte a causa dell'offerta ridotta, dall'altra perché ora «molti incontri avvengono in videoconferenza» conclude.