L'associazione di categoria consiglia di evitare «le feste con oltre 100 persone in discoteche o club».
Una raccomandazione non propriamente volontaria visto che è stata praticamente imposta dalle autorità zurighesi. «Loro preferirebbero avere i club chiusi, ma non sono disposti a pagarne le conseguenze finanziarie».
ZURIGO - «Evitate le feste con oltre cento persone». L'associazione di categoria della movida zurighese - la Bar und Clubkommission Zürich (BCKZ) - ha fatto dietrofront, accettando di stringere le viti alla vita notturna della città sulla Limmat. Precedentemente, infatti, la BCKZ caldeggiava solamente «l'obbligo d'indossare la mascherina» in eventi con più di 100 persone in discoteche o club.
Una raccomandazione che però andava contro la decisione delle autorità cantonale che, confrontate con un significativo aumento dei casi di contagio, avevano adottato ieri misure di protezione più severe per arginare l'avanzata del virus. Ovvero «mascherine obbligatorie nei negozi» e cento persone al massimo nella stessa sala di un club o di un bar».
Le due parti, allora, si sono parlate per trovare un compromesso, ma le discussioni - secondo quanto rivelato dall'associazione di bar e club - non sono state molto redditizie. «Le autorità preferirebbero che i club chiudessero del tutto, senza tuttavia essere pronte a pagare le conseguenze finanziarie di questa decisione».
Insomma il cambio di rotta c'è stato. Ma non propriamente volontario. «Pur restando fermi sulle nostre convinzioni - secondo cui è possibile tenere serate in un club con più di cento persone a patto che gli ospiti indossino le mascherine - abbiamo deciso di raccomandare ai nostri membri di rinunciare a tali eventi», conclude BCKZ invitando le autorità cantonali zurighesi «ad avviare, e subito, colloqui costruttivi per chiarire la questione».