Anche il governo neocastellano introduce nuove restrizioni. Locali chiusi alle 23 e niente raduni oltre 3 persone
NEUCHÂTEL - Anche il canton Neuchâtel ha adottato oggi una serie di inasprimenti per lottare contro l'epidemia di coronavirus. Tra queste figurano il divieto di raduni di oltre 10 persone su suolo pubblico e privato, la chiusura dei ristoranti alle 23.00, nonché le partite di calcio e hockey su ghiaccio professionistico senza pubblico.
Queste misure, ha spiegato oggi il consiglio di Stato neocastellano, sono necessarie in quanto Neuchâtel è attualmente uno dei cantoni svizzeri più colpiti dalla pandemia. Il numero di contagi è raddoppiato nelle scorse settimane e nell'ultima il tasso di positività per i test effettuati è salito al 50%. Sei pazienti sono ricoverati nelle cure intensive, quattro dei quali sono intubati. Complessivamente il cantone romando registra attualmente 55 malati di Covid-19 in ospedale.
Di fronte a questi numeri, il Consiglio di Stato afferma di non aver avuto altra scelta che di innalzare il livello di allerta al rosso. Le decisioni prese oggi entreranno in vigore domani alle 23.00.
Tra i provvedimenti adottati, come detto, i locali pubblici (bar e ristoranti) dovranno chiudere la saracinesca alle 23.00 al più tardi. Il numero di persone è limitato a quattro persone al massimo, sedute allo stesso tavolo, tranne se della stessa famiglia. I centri fitness e benessere, le piscine e i locali per il bowling saranno vietati, precisa il Consiglio di Stato.
Le autorità hanno anche decretato il divieto di raduni e manifestazioni di oltre di dieci persone negli spazi pubblici e nelle aree private, ad eccezione dei funerali.
Anche le attività musicali collettive (corali e fanfare) sono proibite. L'unica eccezione pronunciata dal governo neocastellanno riguarda la pratica musicale professionistica o nell'ambito di istituzioni di formazione musicale a tempo pieno, per le quali si applica un piano di protezione.
Gli sport di contatto amatoriali (calcio, hockey, pallavolo, sport di combattimento, balli da sala) sono vietati. I club professionistici potranno continuare a disputare partite, ma senza pubblico, e gli allenamenti si faranno individualmente. Si segnala inoltre l'obbligo di indossare la mascherina nelle fiere e nei mercati.
«Per il momento, i cinema e i teatri possono restare aperti e continuare ad accogliere spettatori», ha dichiarato il consigliere di Stato, responsabile della cultura, Alain Ribaux. Ma anche in questi casi restrizioni supplementari potranno essere attuate nei prossimi giorni se i contagi non diminuissero.
Pure i commerci e i musei restano aperti. Tuttavia il numero di persone deve essere limitato a una per 8 metri quadrati, compreso il personale.
«Gli insegnanti della scuola dell'obbligo dovranno portare la mascherina in classe. Una decisione concernente un eventuale insegnamento a distanza per il grado post obbligatorio e le università sarà presa a livello romando domenica sera», ha precisato la consigliera di Stato Monika Maire-Hefti.