Il padre di uno dei tre bambini caduti da una tenda parasole a Uster parla del dramma vissuto dal figlio.
Nell'incidente avvenuto due mesi fa un giovane di soli nove anni perse la vita.
ZURIGO - Il dramma si era compiuto una sera di più di due mesi fa a Uster (ZH). Quel 12 settembre tre ragazzini - tra i 9 e gli 11 anni di età - si erano arrampicati su una tenda parasole situata nell'area dell'edificio scolastico della cittadina zurighese. Ma a un certo punto ecco avvenire il patatrac. Il telone si spezza e i tre giovani precipitano a terra da un'altezza di circa tre metri. Il bilancio è grave: uno di loro, un ragazzino di nove anni, muore poco dopo il ricovero in ospedale. Un suo coetaneo rimane ferito, ma non in maniera troppo seria. Mentre il terzo, un undicenne, subisce ferite talmente gravi che finisce in coma e vi resterà per oltre un mese.
Ma il suo calvario - due mesi dopo la tragedia - non è ancora finito. Attualmente il ragazzo è infatti ricoverato in una clinica di riabilitazione ad Affoltern am Albis. «È su una carrozzina e da quando è uscito dal coma non ha ancora detto una parola», racconta il padre al Blick. Per comunicare, il giovane usa alcuni gesti delle mani. «Alza i pollici quando sta bene e li abbassa quando non sta bene. Spero che riesca presto a parlare di nuovo e che possa ancora camminare».
L'uomo spiega che il figlio fa fisioterapia tutti i giorni. «Lui è forte e sono convinto che si riprenderà». Un recupero che però il giovane dovrà per ora affrontare senza il sostegno dei suoi amici: «Vista la pandemia non può ricevere molte visite. E questo è molto triste».