Sciovie e seggiovie saranno chiuse da martedì, talora per una settimana, talora a tempo indeterminato
Lucerna, Svitto, Nidvaldo, Zurigo, San Gallo, Uri e Zugo chiuderanno i loro comprensori dal 22 dicembre. Appenzello Interno e Obvaldo lasceranno aperte le funivie solo per gli escursionisti.
BERNA - Si susseguono gli annunci di chiusura delle piste da sci da parte delle autorità. Dopo cinque dei sei Cantoni della Svizzera centrale, che hanno deliberato ieri in questo senso, oggi alla lista si sono aggiunti Zurigo, San Gallo e Appenzello Interno.
Dal canto suo Turgovia, in cui non ci sono piste, annuncia nuove misure.
Le condizioni poste dal Consiglio federale per permettere la pratica degli sport invernali, in particolare la situazione epidemiologica e le capacità degli ospedali, non sono soddisfatte, indicano praticamente all'unisono i Consigli di Stato.ewra
In tutti i cantoni sciovie e seggiovie saranno chiuse da martedì, talora per una settimana, talora a tempo indeterminato. In alcuni casi, come ad esempio in Obvaldo e Appenzello Interno, rimarranno invece aperte le funivie, di cui potranno però servirsi solo gli escursionisti. Appenzello Esterno ha reso noto oggi che informerà solo poco prima di martedì su quali impianti potranno essere posti in esercizio.
Cambia anche la scuola - Accanto alle decisioni relative agli sport invernali, San Gallo ha imposto, per due settimane a partire dal 4 gennaio, l'insegnamento a distanza per scuole professionali e licei. Turgovia dal canto suo vieta, dal 22 dicembre al 22 gennaio, riunioni di oltre dieci persone (bambini compresi), anche all'esterno. Sono previste eccezioni per le giornate dal 24 al 26 dicembre.
Uri chiude per una settimana - Anche il canton Uri chiude le piste da sci: l'accesso con gli impianti da risalita ai comprensori non sarà possibile dal 22 al 29 dicembre. La decisione adottata oggi è volta ad evitare una pressione ancora più forte sull'apparato sanitario, ha indicato il consiglio di Stato urano. Non potranno essere utilizzabili scilift e seggiovie, né sarà possibile preparare le piste. L'accesso ai sentieri e alle piste di sci di fondo continuerà invece a essere garantito: secondo l'esecutivo il rischio di incidenti è infatti assai minore in questi ambiti. Il governo analizzerà di nuovo la situazione il 28 dicembre.