L'associazione prende le distanze dall'iniziativa di «disobbedienza civile» che sta prendendo piede anche in Svizzera
BERNA - L'associazione del settore della ristorazione GastroSuisse prende le distanze da coloro che, malgrado i divieti, lunedì intendono riaprire bar e ristoranti al motto di "Wir-machen-auf" (Apriamo).
Con un comunicato odierno, GastroSuisse sottolinea di non avere nulla a che fare con questa azione di disobbedienza civile e di non sapere chi ci sia dietro. Per l'associazione di categoria è chiaro che le misure decretate da Confederazione e Cantoni debbano essere rispettate.
L'iniziativa "Wir-machen-auf", nata in Germania, si è oramai sparsa in Europa, con sostenitori in Polonia, Paesi Bassi, Austria e Svizzera. Si tratta di un gruppo che agisce in forma anonima, comunicando con i commercianti tramite il suo sito web e il servizio di messaggi brevi Telegram.
Secondo diversi media, in Svizzera sono sempre più numerose le persone che si uniscono alle intenzioni di riprendere l'attività nonostante i divieti. Fra di essi anche operatori del settore alberghiero e della ristorazione.