Note dolenti sono il mercato del lavoro e la regolamentazione
La Confederazione gode però ancora di buone condizioni in materia di fiscalità e di infrastrutture, come pure per le tasse.
MANNHEIM/BERNA - La piazza economica svizzera continua a perdere attrattività nel confronto internazionale. È quanto emerge da uno studio condotto dall'istituto tedesco ZEW per conto della fondazione Familienunternehmen, che la classifica al sesto posto su 21 nazioni industrializzate prese in considerazione. Nel 2018 era quinta e dieci anni fa seconda.
In testa si piazzano gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito e Paesi Bassi. Da un esame dei punti di forza e dei punti deboli emerge che la Confederazione gode ancora di buone condizioni in materia di fiscalità e di infrastrutture. Per quanto riguarda le tasse è addirittura in cima al podio.
Anche le condizioni di finanziamento e i costi energetici sono tra i punti di forza della Svizzera, anche se in questi settori non si distingue più. Note dolenti sono invece il mercato del lavoro e la regolamentazione.
Tra i Paesi vicini, la Germania è scesa di tre posizioni rispetto al 2018 ed è ora al 17mo rango, il suo peggior risultato. La Francia è salita di due gradini al 18mo. L'Italia è rimasta stabile al 21mo posto.