Urs Ledermann sostiene che la sua impresa di pulizia sia stata rovinata a seguito delle restrizioni anti-covid.
Tutto il capitale proprio dalla fiorente azienda è andato perso e il personale impiegato è stato dimezzato.
BERNA - Un imprenditore zurighese ha promosso una causa contro la Confederazione chiedendo un risarcimento di 8 milioni di franchi per i danni subiti dalla sua azienda in seguito alle restrizioni anti-coronavirus imposte dall'autorità.
L'uomo, Urs Ledermann, sostiene che la sua fiorente impresa di pulizia di tessili Cleaning Store Company sia stata rovinata, in termini di valore e di fatturato, dalle misure imposte dal Consiglio federale. Le otto filiali, che avevano 74 dipendenti prima dello scoppio della pandemia, ora impiegano solo 35 persone.
Nonostante gli interventi presi per far fronte alla situazione nel 2020 è andato perso praticamente tutto il capitale proprio, argomenta il 65enne. «Le misure statali promosse dal Consiglio federale hanno gradualmente distrutto la prospera impresa di pulizie».
L'esecutivo federale ha ora tre mesi di tempo per prendere posizione. Se non otterrà ragione Ledermann porterà il caso davanti al Tribunale federale.