Le dipendenti deplorano di essere «ostacolate, rimproverate e pagate meno».
Arthur Rutishauser: «Siamo consapevoli che le misure prese finora per aumentare la percentuale di donne nelle redazioni e nelle posizioni dirigenziali non sono sufficienti e che è tempo di una strategia vincolante».
ZURIGO - A Tamedia le donne sono ostacolate, rimproverate e pagate di meno. È quanto affermano 78 giornaliste in una lettera indirizzata alla direzione del gruppo mediatico.
Nella missiva - pubblicata su Twitter nel fine settimana - sostengono di avere meno voce in capitolo nelle riunioni e che i loro suggerimenti non vengono presi sul serio o addirittura ridicolizzati.
La cultura aziendale è dominata dagli uomini, aggiungono, facendo notare che gli uomini sono la maggioranza nelle redazioni e occupano quasi tutti i posti chiave. Le firmatarie chiedono una risposta immediata per migliorare la situazione.
Arthur Rutishauser, caporedattore, ha reagito dichiarando oggi a persoenlich.com: «Siamo consapevoli che le misure prese finora per aumentare la percentuale di donne nelle redazioni e soprattutto nelle posizioni dirigenziali non sono sufficienti e che è tempo di una strategia vincolante».