Un accordo tra gli assicuratori malattia punta a selezionare dei broker di qualità
L'applicazione delle regole più severe spetterà alla neo-costituita Commissione di vigilanza. Il presidente Lucius Dürr spiega perché «la catena di queste chiamate fastidiose dovrebbe interrompersi»
BERNA - La “chiamata a freddo” è una delle più fastidiose forme di marketing utilizzate da intermediari a caccia di assicurati. Tanto fastidiose da risultare spesso controproducenti.
L'accordo degli assicuratori - Ora però solo gli stessi assicuratori malattia, con le due associazioni mantello Curafutura e Santésuisse, ad intervenire per mettere freno ad un fenomeno sfuggito di mano. L’accordo che disciplina la collaborazione con questi intermediari indipendenti mira soprattutto a limitare le telefonate indesiderate. Una neo costituita commissione di vigilanza controllerà il rispetto delle regole nei vari ambiti: divieto di chiamate a freddo, standard di qualità per gli intermediari e tetto massimo per le provvigioni. La commissione, composta da professionisti riconosciuti, potrà infliggere sanzioni fino a 100mila franchi per l’assicurazione di base e fino a 500mila franchi per l’assicurazione complementare.
La chiamata a freddo - Ma cosa si intende esattamente per “chiamata a freddo”? Lo spiega a Tio/20Minuti lo stesso presidente della Commissione di vigilanza, Lucius Dürr: «Si tratta di telefonate improvvise, non attese, fatte da persone che non conoscono il ramo assicurativo e mostrano chiaramente di non avere alcuna esperienza. Spesso sono persone che chiamano direttamente dall’estero. Ci sono, ad esempio, società in Albania. Sono chiamate irritanti di chi vuole guadagnare qualcosa senza dare nulla in cambio. Non è più tollerabile».
Call center nel mirino - Il tema di queste chiamate selvagge era stato discusso anche in Parlamento. L’accordo attuale mira a migliorare la situazione. Ma non sono gli stessi assicuratori i mandanti di questi intermediari? «Bisogna fare dei distinguo - spiega Dürr -. Ci sono broker indipendenti e altri che sono invece impiegati presso un’assicurazione malattia. L’accordo vuole mettere delle regole nel campo degli indipendenti. Spesso sono semplicemente call center alla ricerca di indirizzi di clienti da offrire poi agli assicuratori».
Interrompere la catena - Le multe salate dovrebbero scoraggiare le “chiamate selvagge”, ma sarà una regola applicabile? «Si possono diminuire. Se gli assicuratori malattia non accetteranno più gli indirizzi di questi call canter. Questi ultimi non guadagneranno più e la catena dovrebbe interrompersi» conclude Dürr. Anche il cittadino, irritato, è chiamato a fare la sua parte segnalando le telefonate a freddo al numero della Commissione di vigilanza, lo 0800 00 02 82 (sito www.fair-mittler.ch).