Accorpate le redazioni della "Berner Zeitung" e di "Der Bund"
Il taglio dei posti di lavoro terrà conto dei risultati della consultazione del personale. Nonostante la fusione si intende continuare a offrire entrambe le pubblicazioni
BERNA - Il gruppo editoriale Tamedia mette insieme le redazioni della "Berner Zeitung" e di "Der Bund" a Berna. La misura comporterà verosimilmente il taglio di 20 posti a tempo pieno. Lo ha comunicato oggi l'azienda che appartiene a TXT Group, precisando che i due titoli rimarranno indipendenti.
Il taglio dei posti di lavoro terrà conto dei risultati della consultazione del personale, indica una nota. Per quanto possibile, sarà realizzato attraverso la fluttuazione naturale. Altrimenti, verrà applicato un piano sociale.
Nonostante la fusione delle due redazioni di "Berner Zeitung" e "Der Bund", Tamedia intende continuare a pubblicarle come offerte separate. I due titoli si rivolgono ciascuno ad un proprio pubblico, viene indicato.
Il "Bund" rafforzerà la sua sezione di opinioni e dibattiti e presenterà un più ampio resoconto estero e culturale, mentre la "Berner Zeitung" si concentrerà su una cronaca regionale più completa e sullo sport.
A capo della nuova redazione vi sarà Simon Bärtschi caporedattore della "Berner Zeitung" che assumerà il ruolo di direttore generale, Patrick Feuz, caporedattore di "Der Bund", Regula Fuchs (cultura, formazione e perfezionamento) e Wolf Röcken (direzione quotidiana e gestione delle notizie).
Per Tamedia, questa riorganizzazione dovrebbe «consentire di mettere a frutto le sinergie necessarie, creando allo stesso tempo un modello orientato al futuro per i nostri due giornali a Berna», precisa nel comunicato Marco Boselli, codirettore di Tamedia. L'ambizione del gruppo rimane quella di «mantenere Der Bund e Berner Zeitung come due titoli separati», ha puntualizzato.
Per il sindacato Syndicom, con questo annuncio «si sono realizzati i peggiori timori». Quasi un terzo dei 70 posti a tempo pieno sarà soppresso nei prossimi mesi, sottolinea Syndicom, aggiungendo che i tagli vengono compiuti «senza necessità» dal momento che Tamedia ha registrato un utile di 11 milioni di franchi a livello di Ebitda nello scorso «anno di crisi». Syndicom chiede che Tamedia riduca al minimo i licenziamenti e «offra un piano sociale equo» per la parte inevitabile dei tagli.
I due giornali, che avevano sezioni regionali indipendenti, saranno in futuro prodotti da una sola redazione, fusa e fortemente ridotta, si rammarica Syndicom. Con questa decisione, Tamedia «amputa ancora di più la credibilità del settore giornalistico».
Il governo bernese aveva già espresso la sua preoccupazione riguardo all'impoverimento della copertura dei temi locali e regionali in questi due titoli durante la sessione primaverile del Gran Consiglio. In una risposta scritta a un'interrogazione, aveva espresso rammarico per le misure volte a creare una redazione unica.