Si sono sentiti Viola Amherd e il segretario della difesa statunitense
BERNA - Politica di sicurezza, relazioni bilaterali e il programma Air2030. Questi i temi discussi telefonicamente oggi dalla consigliera federale Viola Amherd e Lloyd J. Austin III, segretario della Difesa degli Stati Uniti.
Il colloquio ha avuto come oggetto la collaborazione bilaterale tra i ministeri della difesa e le forze armate dei due Paesi nonché le possibilità di sviluppare ulteriormente tale collaborazione, recita un comunicato del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Tra le tematiche trattate figurano inoltre la futura cooperazione negli ambiti della cyberdifesa, delle nuove tecnologie per una migliore efficienza energetica e della promozione delle donne nelle forze armate. Immancabile il tema della pandemia, con Amherd e Austin che hanno parlato dei rispettivi sforzi profusi nella lotta al coronavirus.
I due hanno anche toccato il progetto Air2030. La titolare del DDPS ha discusso con il rappresentante dell'amministrazione del presidente Joe Biden dello stato e delle ulteriori fasi del previsto acquisto di nuovi aerei da combattimento e di un nuovo sistema di difesa terra-aria (DTA) a lunga gittata da parte di Berna.
Tra i papabili per diventare i nuovi caccia dell'esercito elvetico vi sono anche due velivoli di fabbricazione americana, ovvero l'F/A-18 Super Hornet di Boeing e l'F-35 Lightning di Lockheed-Martin. Pure nel caso del progetto DTA a lunga gittata uno dei sistemi in lizza proviene da un'azienda a stelle e strisce, vale a dire il Patriot di Raytheon.