Ecco le richieste che aviazione e turismo hanno consegnato oggi al presidente della Confederazione Parmelin
Il ceo di Flughafen Zürich: «La Svizzera dipende dal traffico aereo, per le esportazioni e per l'arrivo del turismo dall'estero»
ZURIGO - La Svizzera dipende dal traffico aereo, sia per l'esportazione di merce sia per l'arrivo di turismo dall'estero (il 35% dei visitatori arriva in aereo). Ma da quando è scoppiata la pandemia, anche all'aeroporto di Zurigo il numero di viaggiatori è a livelli bassissimi (si parla dell'11-15% rispetto al 2019). Lo ha ricordato oggi Andreas Schmid, CEO della società Flughafen Zürich, a conclusione di un incontro con il presidente della Confederazione Guy Parmelin.
Un incontro in cui è stata sottolineata la necessità di adottare misure che permettano di tornare a viaggiare. A Parmelin sono quindi state avanzate tre richieste (si tratta dell'iniziativa Back in the Air sostenuta da più imprese dell'aviazione e del turismo). Innanzitutto si parla della revoca delle restrizioni per chi si sposta tra paesi con una situazione epidemiologica simile. Di consentire viaggi senza quarantena alle persone vaccinate, guarite dal Covid o in possesso di un test negativo. E infine di introdurre al più presto un attestato digitale e standardizzato per vaccinati, guariti o persone negative al coronavirus.
«Con le restrizioni di viaggio che cambiano continuamente, mancano le certezze ed è diventata impossibile la pianificazione di un viaggio» ha detto Schmid in un incontro coi media. «In vista della prossima estate, dobbiamo trovare una via per riguadagnare la libertà di viaggiare».
Anche la ministra dell'economia zurighese ha parlato del ruolo chiave dell'aeroporto di Zurigo, per la regione ma anche per tutta la Svizzera. «È il nostro accesso al mondo: quando l'aeroporto si ferma, si ferma anche la nostra economia» ha sottolineato Carmen Walker Späh.
Da parte sua, il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha affermato di essere consapevole del ruolo dell'aeroporto di Zurigo. «Ne è consapevole anche il consiglio federale: si tratta di un biglietto da visita importante per molti viaggiatori d'affari e turisti». La Svizzera, ha ricordato, sta riaprendo. «Ma dobbiamo restare molto prudenti».
Per quanto riguarda le richieste avanzate dal settore dell'aviazione e del turismo, Parmelin ha assicurato di portarle a Berna. «C'è ancora molto da fare tutti assieme, ed è soltanto assieme che potremo uscire da questa situazione difficile» ha concluso.