Il Consigliere federale ha ascoltato le preoccupazioni del settore
Il Governo discuterà a breve i criteri per la pianificazione di grandi eventi e le modalità di compensazione nel caso in cui un evento autorizzato debba essere annullato.
BERNA - Il consigliere federale Alain Berset ha discusso con i rappresentanti del settore culturale in una riunione online nel tardo pomeriggio. L'attenzione si è concentrata sulle prospettive per i prossimi mesi e sulle misure federali di sostegno al settore.
Dal 19 aprile è nuovamente possibile proporre manifestazioni culturali e possono riaprire i battenti teatri, cinema o sale di concerti. Berset ha voluto quindi sapere quali sono le sfide concrete generate dalla ripresa delle attività culturali, vista la situazione epidemiologica ancora fragile e le misure sanitarie che ne derivano, ha dichiarato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) in un comunicato.
Nonostante l'allentamento delle restrizioni, il settore è ancora in una situazione precaria. «Pianificare manifestazioni culturali è tuttora difficile e pertanto è ancora necessario un sostegno da parte della Confederazione», si legge nella nota.
Sono state evocate anche le prospettive per i prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda la strategia di vaccinazione e il suo impatto sul settore culturale. Il Consiglio federale discuterà a breve i criteri per la pianificazione di grandi eventi e le modalità di compensazione nel caso in cui un evento autorizzato debba essere annullato a causa della situazione epidemiologica.
Sì alla legge Covid-19
Finora, 130 milioni di franchi sono stati messi a disposizione per sostenere gli attori culturali nel 2021, rispetto ai 280 milioni dell'anno scorso. Anche se a volte è ancora difficile accedere rapidamente agli aiuti finanziari, i partecipanti alla riunione hanno accolto con favore la semplificazione delle procedure, adottata alla fine di marzo.
I provvedimenti a favore del settore culturale si basano sulla legge COVID-19 approvata dal Parlamento in settembre. Tutti i partecipanti all'incontro hanno sottolineato che un "no" alla legge COVID-19, in votazione il 13 giugno, avrebbe gravi conseguenze per il settore poiché decadrebbero le basi legali per gli aiuti finanziari, sottolinea ancora il DFI.