Dopo quello presentato da nove ex procuratori ticinesi, ce n'è anche uno firmato da tre avvocati di Ginevra
GINEVRA - Nuovo ricorso contro la Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT), sottoposta a votazione il prossimo 13 giugno. Questa volta sono tre avvocati di Ginevra - tra cui il consigliere nazionale Christian Dandrès (PS) e l'ex consigliere nazionale Nils de Dardel (PS) - a chiedere l'annullamento della votazione.
Nel loro ricorso al Consiglio di Stato ginevrino, i tre legali sostengono che l'opuscolo esplicativo del Consiglio federale manchi di oggettività e non consenta agli elettori di formarsi un'opinione. A loro modo di vedere i fatti sono travisati e il bollettino non menziona tutte le modifiche di rilievo che la nuova legge comporta.
I ricorrenti criticano in particolare il fatto che l'opuscolo sostenga che l'attuale quadro giuridico non consenta alla polizia di agire in modo preventivo. Per i tre avvocati «ciò è totalmente sbagliato», così come non è corretto dire che il progetto rispetta i diritti fondamentali e umani.
Infine, i ricorrenti accusano il Consiglio federale di aver omesso di specificare che la MPT revoca all'Assemblea federale il potere di approvare i trattati di collaborazione di polizia conclusi dal governo con Stati esteri, in particolare la Cina. La legge, insomma, non si applica solo al campo del terrorismo.
Questo ricorso contro la legge MPT non è il primo. In Ticino gli ex procuratori pubblici Paolo Bernasconi, Bruno Balestra, Mario Branda, Luca Maghetti, Luigi Mattei, Marco Mona, John Noseda, Pietro Simona ed Emanuele Stauffer avevano pure loro depositato un ricorso per chiedere l'annullamento della votazione. Il motivo era il medesimo, questa frase contenuta nel libretto esplicativo del governo: «Oggi la polizia può intervenire solo quando una persona ha già commesso un reato».
Azioni simili sono già state intraprese dai magistrati di Zurigo, Lucerna e Obvaldo. E secondo quanto ha riferito Paolo Bernasconi oggi sono state lanciate anche nei cantoni di Berna e Turgovia.