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SVIZZERALitigi familiari per (o contro) il vaccino

28.05.21 - 06:00
Non mancano gli scontri tra figli e genitori dovuti a convinzioni differenti
20min/Simon Glauser
Fonte 20 Minuten
Litigi familiari per (o contro) il vaccino
Non mancano gli scontri tra figli e genitori dovuti a convinzioni differenti
Nel frattempo domani la Svizzera riceverà un altro milione di dosi Moderna

ZURIGO - In Svizzera la macchina delle vaccinazioni sta lavorando a pieno regime: per domani è infatti prevista la consegna di un altro milione di dosi Moderna, come annunciato dal ministro della sanità Alain Berset. E in tutto il paese una campagna intende motivare la popolazione a farsi vaccinare.

Una situazione, questa, che non manca di scaturire discussioni accese, anche in ambito familiare. «La mia famiglia è vaccinata, ma io non intendo farmi vaccinare» racconta per esempio il ventenne Oscar, sentito da 20 MInuten. «I miei genitori cercano di convincermi, discutiamo molto». E così nel frattempo lui è andato a vivere da solo.

Le tensioni potrebbero aumentare nel momento in cui uno o più preparati saranno approvati anche per gli adolescenti tra i dodici e i quindici anni (al momento soltanto gli over 16 possono infatti farsi vaccinare). Il produttore Pfizer/BioNTech ha già fatto richiesta a Swissmedic. Ma anche Moderna intende fare questo passo.

Sono molti i giovani che hanno risposto a un appello di 20 Minuten, raccontando le loro intenzioni sul fronte del vaccino. «Non voglio farmi vaccinare, ma i miei genitori la pensano diversamente» dice per esempio il 13enne Paul*. La sua paura è di ammalarsi o di morire a causa del vaccino.

Va diversamente per le 27enne Pascale*, che rientra in un gruppo a rischio e per questo motivo voleva iscriversi per la vaccinazione. «Ma avevo tutta la famiglia contro di me. E questo nonostante mia madre e mia sorella lavorino nel settore sanitario». È stato necessario l'intervento del medico di famiglia della giovane per far cambiare idea alla madre.

Anche Pro Juventute sostiene la campagna vaccinale dell'Ufficio federale della sanità pubblica: «Riteniamo che la vaccinazione sia anche un gesto di solidarietà nei confronti di bambini e adolescenti che hanno sofferto molto durante questa pandemia» afferma la portavoce Lulzana Musliu. Ed è fondamentale che anche i più giovani possano decidere liberamente se farsi vaccinare o meno.

«La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo stabilisce che i bambini hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere il loro parere su questioni che li riguardano» aggiunge Musliu, che raccomanda pertanto di parlarne in famiglia, permettendo a tutti di decidere liberamente.

*nome noto alla redazione

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