Rischio di miocardite dopo il vaccino mRNA. Un'informativa di Pfizer e Moderna è diventata popolare tra i No Vax
BERNA - La lettera si intitola "Importanti informazioni sulla sicurezza dei vaccini mRNA contro il Covid-19" e in realtà è tutt'altro che nuova. Dal 12 agosto è disponibile sul sito di Swissmedic. Nelle ultime settimane però ha attirato l'attenzione di molti, ed è stata condivisa come una "rivelazione" nei gruppi social No Vax.
Il contenuto: un'avvertenza sul rischio di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) o pericardite (infiammazione del pericardio) legato all'assunzione di vaccini Pfizer e Moderna. Rischio molto basso, precisa l'avvertenza rivolta a medici e professionisti della salute. Ma comunque abbastanza per allarmare i più accesi oppositori della campagna vaccinale.
Il documento, lungi dal rivelare verità secretate dal Consiglio federale e dai media, non ha nulla di top-secret ed è consultabile pubblicamente sul sito di Swissmedic anche dai non addetti ai lavori. Esistono versioni in tedesco, francese, italiano e inglese.
Swissmedic sottolinea come casi «molto rari» di miocardite e pericardite sono stati segnalati da Moderna e Pfizer, in genere «entro 14 giorni dalla vaccinazione, più spesso dopo la seconda dose e in uomini giovani». L'ente raccomanda agli operatori sanitari di «prestare attenzione ai segni e ai sintomi» delle suddette patologie.
Nessun segreto di stato, insomma, ma una normale avvertenza medica, in gergo sanitario DHPC (Direct Healthcare Professional Communication) con cui le aziende farmaceutiche informano gli specialisti sugli effetti collaterali dei farmaci. «Si tratta di una normale procedura» sottolinea il portavoce di Swissmedic Lukas Jaggi. Le avvertenze sono state pubblicate anche sul Bollettino dei medici svizzeri.
I potenziali effetti collaterali dell'mRNA sono per altro noti da ben prima di agosto. Così come il fatto che il rischio è statisticamente molto basso. Alla fine di questa estate in Svizzera erano state somministrate 9 600 805 dosi di vaccini mRNA. Swissmedic ha ricevuto finora 123 segnalazioni di sospetta miocardite e/o paricardite, sottolinea Jaggi. Il rischio insomma è dell' 0,00127 per cento e quindi «trascurabile» secondo Swissmedic. «Il decorso nella maggior parte dei casi è stato inoltre non problematico» conclude il portavoce. Le persone colpite erano prevalentemente maschi e l'età media 39 anni.