C'è delusione tra gli oppositori, anche se le speranze erano già svanite da tempo.
BERNA - Fra gli oppositori al Matrimonio per tutti, riuniti a Berna, l'ambiente è piuttosto triste dopo la pubblicazione dei primi risultati del voto. In realtà, la speranza sembrava già essere svanita da qualche giorno.
Anian Liebrand, democentrista fra i fautori della campagna, non si pente comunque di aver proposto il referendum. «È stato fondamentale portare un argomento così importante davanti al popolo», ha detto ai microfoni della SSR.
Il tutto, anche solo per poter fare davvero chiarezza: «In molti, fino all'ultimo giorno, non hanno capito che si parlava anche del futuro di alcuni bambini. I favorevoli parlavano solo di quanto è bello l'amore, ma il tema era decisamente più complesso», ha sottolineato.
«Giorno nero per i bambini» - Per il benessere dei bambini oggi è un «giorno nero». A sostenerlo è la consigliera nazionale Monika Rüegger (UDC/OW), del comitato di oppositori al Matrimonio per tutti. A suo dire, i bimbi ora non hanno più diritto a crescere con un padre e una madre.
I favorevoli hanno unito il matrimonio per tutti, assolutamente non contestato, alla donazione di sperma, ha detto Rüegger all'agenzia Keystone-ATS. Ma la votazione non riguardava l'amore e i sentimenti, ma il benessere dei bambini.
Il comitato non è riuscito a smascherare «la falsa immagine della proposta», ha sottolineato la deputata. La scelta odierna nasce dall'egoismo degli adulti e va a scapito dei diritti dei bambini, ha rincarato la dose.
Rüegger teme che questo sia solo un primo passo e che presto si comincerà a parlare di madri surrogate o donazioni di ovuli, cose che lei reputa una sorta di «moderna prostituzione». In questo senso la deputata fa appello ai partiti di centro e di sinistra, che durante recenti dibattiti hanno affermato di non volere al momento ulteriori liberalizzazioni.