La densità di dottori nella Confederazione è già inferiore a quella dei paesi vicini, tranne la Francia.
In futuro questa evoluzione potrebbe avere un impatto negativo sull'offerta di cure alla popolazione.
NEUCHÂTEL - La crescita del numero di medici in Svizzera sta rallentando da anni e nel 2019 è stata di solo l'1%: un incremento che per la prima volta non è stato superiore quello demografico, anch'esso dell'1%.
La densità di dottori nella Confederazione è già inferiore a quella dei paesi vicini, tranne la Francia. E in futuro questa evoluzione potrebbe avere un impatto negativo sull'offerta di cure alla popolazione.
I dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di Statistica (UST) mostrano che nel 2019 la densità di dottori in Svizzera era di 3,9 per 1000 abitanti in equivalenti a tempo pieno, ossia inferiore a quella di Austria (5,1), Germania (4,2) e Italia (4). La Francia è l'unico paese vicino con ancora meno medici: 3,1 per 1000 abitanti.
A questa evoluzione va poi aggiunto l'effetto pandemia. Lo stress aggiuntivo dovuto al Covid-19 ha per esempio portato a un aumento dell'abbandono della professione tra il personale infermieristico. In precedenza oltre 2000 infermieri all'anno cambiavano attività. Nel 2010, secondo le cifre dell'UST, nove studi medici su dieci hanno dovuto ridurre le loro attività; alcuni addirittura a zero. E anche se per i medici è meno facile cambiare professione, è probabile che alcuni di loro considerino il pensionamento anticipato sulla scia della pandemia.
Il prossimo anno si dovrebbe vedere se il virus SARS-CoV-2 fermerà completamente la crescita del numero di dottori: un'evoluzione che potrebbe avere un impatto negativo sull'offerta di cure alla popolazione, sottolinea l'UST.
Negli ultimi 50 anni il numero di medici è aumentato del 300% cento (10'000 nel 1970, 20'000 nel 1990 e quasi 38'000 nel 2019), mentre nello stesso periodo la popolazione è aumentata del 40% (da 6,167 a 8,6 milioni). Dal 2000 in poi ci sono stati in media solo circa 500 dottori in più all'anno, ma la curva di crescita si è nettamente appiattita: nel 2016-2017 +2%, l'anno successivo +1,7% e quello dopo +1%.