L'Amministrazione federale delle dogane sta intercettando sempre più spedizioni illegali del vermicida
Considerato un trattamento alternativo miracoloso alla vaccinazione con i coronascettici.
ZURIGO - Secondo l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic, l'Amministrazione federale delle dogane ha intercettato diverse spedizioni illegali in Svizzera di medicinali contenenti una presunta cura miracolosa per il coronavirus.
Si tratta per la precisione di «importazioni illegali di farmaci contro vermi e altri parassiti contenenti il principio attivo ivermectina», riportano i giornali di "CH Media". Questo genere di importazioni sarebbe tra l'altro in aumento in Svizzera.
Per mesi l'ivermectina, popolare tra i coronascettici come trattamento alternativo alla vaccinazione, è oggetto di campagne promozionali sui social network. Nonostante sia utilizzato sull'uomo (per malattie parassitarie come la scabbia e, più recentemente, per la rosacea) e in medicina veterinaria da più di trent'anni, non è autorizzato in Svizzera per il trattamento di pazienti affetti dal Covid. Questo non sembra fermare coloro che vogliono ottenerlo.
«Non siete cavalli, smettetela!» - Negli Stati Uniti, sempre più persone stanno cercando di procurarsi il farmaco, avanzando le scuse più disparate, direttamente dagli ambulatori veterinari. Al punto che questi ultimi hanno dovuto iniziare a chiedere ai loro clienti prove concrete del possesso di un cavallo. «Non siete cavalli. Non siete mucche. Sul serio, gente. Smettetela», è arrivata a twittare la Food and Drug Administration (FDA) statunitense il 21 agosto.
Sempre più richiesto in Europa - L'hype si è diffuso anche in Europa, dove gli scettici sulla vaccinazione stanno promuovendo a loro volta il vermicida. In Austria, ad esempio, Herbert Kickl, leader del Partito della libertà austriaco (FPÖ), ha sostenuto l'uso dell'ivermectina nel trattamento contro il Covid-19. In Svizzera gli oppositori della legge sul Covid-19 difendono la tesi secondo cui le autorità vorrebbero impedire un'approvazione dell'ivermectina per non silurare la campagna di vaccinazione.
A promuovere il farmaco è stato anche Martin Janssen, professore emerito presso l'Università di Zurigo, riportando su Twitter una conferenza stampa tenuta dal presidente della Tokyo Medical Association, Haruo Ozaki. Quest'ultimo ha affermato che l'uso dell'ivermectina nei pazienti con coronavirus potrebbe essere utile. Specificando, però, che non c'erano ancora dati sufficienti su questo argomento. Nel suo tweet, Martin Janssen ha inoltre aggiunto: «In Svizzera mancano quei medici che osano alzarsi in piedi e avere un'opinione».
«Potenzialmente pericoloso» - Da parte sua, il presidente dell'Associazione dei medici cantonali, Rudolf Hauri, sconsiglia vivamente l'uso di questo farmaco: «Non ci sono basi serie per dimostrare l'efficacia nel trattamento del Covid-19. Anzi, c'è il rischio che questo medicamento possa essere estremamente pericoloso per la salute».
Come promemoria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda da non usare ivermectina per i pazienti con coronavirus visto che studi clinici non forniscono risultati conclusivi sulla sua efficacia.