Le notifiche classificate come gravi, riferisce oggi Swissmedic, costituiscono circa un terzo del totale (34.5%)
BERNA - Sono 9'834 le notifiche di sospette reazioni avverse in correlazione temporale con la vaccinazione anti-Covid registrate fino al 3 novembre. Lo riferisce oggi Swissmedic.
Di queste, la maggioranza, ossia 6'438 casi (pari al 65.5% del totale delle notifiche), sono stati classificate come non serie, mentre la quota restante (3'396 casi) è stata considerata come seria. In Svizzera, lo ricordiamo, sono state somministrate poco più di 11 milioni di dosi di vaccini anti-Covid.
Le persone colpite, si legge nell'odierno bollettino, avevano in media 52,6 anni, di questi il 13,6% aveva un’età pari o superiore ai 75 anni. Larga parte delle notifiche riguarda le donne (64.5%).
Nei casi classificati come seri l’età media era di 55,4 anni, mentre nei casi notificati in relazione temporale con i decessi era di 79,8 anni. In 155 dei casi gravi le persone sono decedute a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. Tuttavia, precisa nel comunicato Swissmedic, «nonostante un’associazione temporale con la vaccinazione, non vi sono in nessun caso indizi concreti che la causa del decesso sia stata la vaccinazione».
Notifiche per quale vaccino?
Circa la metà delle notifiche è stata inoltrata da operatori sanitari, 4909 (49,9%) notifiche sono state inviate direttamente dalle persone colpite o dai pazienti. 6777 (68,9%) notifiche si riferiscono al vaccino anti-COVID-19 Spikevax® di Moderna (il vaccino impiegato per circa il 65% delle dosi somministrate e il più utilizzato in Svizzera) e 2835 (28,8%) al Comirnaty® di Pfizer/BioNTech (utilizzato per circa il 34% delle dosi somministrate).