Dopo oltre 18 mesi gli aeroporti americani hanno riaperto le frontiere a 33 Paesi.
Aeroporto di Zurigo preso d'assalto: oltre 5000 viaggiatori contemporaneamente ai check-in
ZURIGO - Scene di gioia negli aeroporti americani nel primo giorno di riapertura delle frontiere dopo oltre 18 mesi ai viaggiatori di 33 Paesi che possono esibire una prova vaccinale e un test negativo recente (con alcune eccezioni).
Un giorno atteso a lungo dai turisti ma anche da famiglie e coppie binazionali che si preparano a riunirsi dopo mesi di separazione. E da un'industria turistica che ha perso quasi 300 miliardi di dollari per le mancate spese dei visitatori stranieri ed oltre un milione di posti di lavoro, secondo la Us Travel Association. Il settore spera ora di recuperare con il periodo delle feste natalizie, specialmente in mete popolari come le grandi città, da New York a Miami, da San Francisco a Los Angeles.
Gran parte dei 33 Paesi precedentemente banditi sono nel vecchio continente, una regione che l'Oms ha dichiarato questo mese come l'ultimo "epicentro" della pandemia, con situazioni allarmanti in alcuni Paesi dell'Europa centrale e orientale.
Questa mattina sono partiti insieme la British Airways e la Virgin Atlantic. Le due compagnie hanno messo da parte temporaneamente la loro rivalità di lunga data per segnare la fine di un divieto durato troppo tempo.
Il volo della British Airways BA001, un numero che in precedenza era riservato al Concorde, e quello della Virgin Atlantic VS3, sono decollati simultaneamente dall'aeroporto londinese di Heathrow su due piste parallele alle ore 8:30 locali (le 9:30 in Svizzera) alla volta dell'aeroporto JFK di New York: oltre 600 giorni dopo l'introduzione del divieto di viaggio introdotto da Washington per combattere la pandemia di coronavirus.
Code a Zurigo
L’apertura degli aeroporti americani, ha avuto delle ripercussioni anche sugli scali europei e non ha fatto eccezione l’aeroporto di Zurigo dove oggi sono stati contati almeno 5000 viaggiatori contemporaneamente ai check-in. «Mai vista una fila di persone così lunga. Ho atteso fino a un’ora per arrivare allo sportello. Ho avuto fortuna e sono riuscita a prendere il volo in tempo» ha raccontato una viaggiatrice al portale di 20 Minuten.
«La grande affluenza di viaggiatori è sicuramente legata all'apertura degli Stati Uniti e i momenti di attesa oggi arrivavano fino a due ore» ha dichiarato Raffaella Ackermann, portavoce dell’aeroporto di Zurigo.