Misure di protezione mai viste a Berna in vista del voto odierno sulla Legge Covid-19.
La capitale corre ai ripari dopo che negli scorsi giorni alcuni detrattori delle misure avevano lanciato un appello a manifestare sui social. Le autorità: «Il rischio di mobilitazione è molto alto». Il politologo: «Baratro preoccupante».
BERNA - La polizia cantonale bernese ha adottato misure di protezione attorno a Palazzo federale in vista di possibili proteste in relazione all'esito del voto odierno sulla Legge Covid-19.
Nella Piazza federale sono state erette recinzioni, ha constatato un giornalista dell'agenzia Keystone-ATS. È prevista anche la chiusura della Bundesterrasse, sull'altro lato di Palazzo federale. La piazza stessa era ancora accessibile in mattinata, ma le recinzioni per bloccarne l'accesso sono pronte.
Nei giorni scorsi contrari alle misure anti-Covid avevano lanciato sulle reti sociali appelli per una manifestazione davanti al parlamento nella giornata odierna. Le maggiori organizzazioni dei critici non hanno però diffuso l'invito. Ciononostante le autorità considerano «molto alto il potenziale di mobilitazione».
Secondo il politologo Claude Longchamp è la prima volta in assoluto che Palazzo federale viene sbarrato a causa di una votazione federale: un «baratro preoccupante per la democrazia», scrive su Twitter, «esattamente 173 anni dopo che Berna venne designata città federale»
#Demokratie
— Claude Longchamp (@claudelongchamp) November 28, 2021
Bedenklicher Tiefpunkt: Auf den Tag 173 Jahre nachdem Bern Bundesstaat wurde, muss das Bundeshaus erstmals wegen einer eidg. Abstimmungen abgeriegelt werden. - Über die Maßnahmen gegen die Pandemie kann übrigens nirgends auf der Welt außer in der 🇨🇭 abgestimmt werden. https://t.co/U5HRjhjq2K pic.twitter.com/yDOgUKuRu3
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