«Per evitare un aumento consistente del tasso d’indebitamento sono pertanto necessarie alcune riforme» spiega il governo
BERNA - Nel corso della sua seduta odierna il Consiglio federale ha approvato il rapporto sul bilancio generazionale, in risposta a un postulato depositato dalla consigliera nazionale Kathrin Bertschy e adottato dal Nazionale il 20 marzo 2019.
Si chiedeva al Governo di aggiornare il precedente bilancio, che risaliva al 2019. Gli attuali risultati, che si basano su uno studio esterno, confermano che l’invecchiamento della popolazione graverà fortemente sulle finanze pubbliche a medio e lungo termine.
L'analisi - Questa evoluzione deriva soprattutto dall’aumento delle uscite per la sanità e per la sicurezza sociale dovuto alla crescita della fascia di popolazione che supera i 65 anni. «Per evitare un aumento consistente del tasso d’indebitamento sono pertanto necessarie alcune riforme. La particolarità dello studio consiste nel fatto che compara gli effetti presenti e futuri delle finanze pubbliche sui diversi gruppi d’età. Lo studio valuta concretamente le conseguenze intergenerazionali di diverse riforme. Queste conseguenze mostrano differenze notevoli a seconda della riforma, in particolare nel caso dell’AVS».
Cos’è un bilancio generazionale? - Un bilancio generazionale, spiega il Consiglio federale, mostra i possibili sviluppi delle entrate e delle uscite statali e delle uscite per le assicurazioni sociali, in particolare considerando ipotesi demografiche. Esso valuta la sostenibilità delle finanze pubbliche calcolando un indebitamento implicito derivante da futuri deficit. Illustra soprattutto le conseguenze delle finanze pubbliche sui vari gruppi d’età della popolazione attuale o futura.
«Dato che il bilancio generazionale non considera i contributi versati dalle generazioni attualmente in vita, non è possibile valutare le conseguenze intergenerazionali dell’attuale politica finanziaria». Invece nel caso di riforme è possibile calcolare le conseguenze anche per le generazioni attualmente in vita, dato che le riforme riguardano solo le entrate e le uscite future. Il bilancio generazionale non è riuscito a imporsi come standard internazionale a causa di alcuni difetti metodologici, conclude l'Esecutivo elvetico. «Perciò non viene impiegato né dal FMI, né dall’OCSE o dall’UE».