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SVIZZERA«Ora è fondamentale spingere sulla vaccinazione di richiamo»

13.12.21 - 10:45
Alain Berset ha incontrato i rappresentanti dei Cantoni per discutere i prossimi passi nella lotta al coronavirus.
Keystone
Alain Berset mentre dialoga con Lukas Engelberger.
Alain Berset mentre dialoga con Lukas Engelberger.
«Ora è fondamentale spingere sulla vaccinazione di richiamo»
Alain Berset ha incontrato i rappresentanti dei Cantoni per discutere i prossimi passi nella lotta al coronavirus.
«Le misure prese nelle scorse settimane non hanno avuto un grande effetto», è stato ammesso. Ma si vuole evitare un confinamento, anche parziale.

BERNA - «Le misure che abbiamo presentato potrebbero anche non essere sufficienti. Quelle prese nelle scorse settimane non hanno avuto un grande effetto», ha ammesso Alain Berset davanti ai media in occasione di una conferenza stampa indetta assieme al presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità Lukas Engelberger. Questo perché - il Consiglio federale ne è conscio - l'arrivo della variante Omicron solleva ancora più incognite di quante già non ce ne siano.

La vaccinazione di richiamo - Anche per questo motivo, se si vuole evitare di prendere provvedimenti più severi come un parziale confinamento, la somministrazione della dose di richiamo del vaccino anti-Covid è un elemento chiave: «Alcuni cantoni sono già a buon punto, il che è molto positivo», ha affermato Berset, precisando che già due milioni di persone hanno ricevuto la dose booster. «Stiamo cercando di ampliare la disponibilità», ha aggiunto Engelberger. Tuttavia, è sicuro che chiunque desideri una vaccinazione di richiamo la riceverà entro «un periodo di tempo ragionevole. Sei mesi dopo la seconda vaccinazione».
 
Non dimenticare le prime due - La prima e la seconda vaccinazione rimangono comunque importanti. «Il numero di dosi di vaccino somministrate deve essere aumentato. Al momento vengono inoculate 50'000 dosi al giorno. In estate erano il doppio. È importante raggiungere di nuovo questo obiettivo», è stato sottolineato.

Ospedali sotto pressione - Nel suo intervento, Lukas Engelberger ha dal canto suo ringraziato il Consiglio federale per la stretta e proficua collaborazione degli ultimi due anni. «L'elevato numero di casi è un pesante fardello per gli ospedali», ha tuttavia rilevato Engelberger. «L'attuale dinamica della variante delta è particolarmente stressante. Per questo motivo sono necessarie ulteriori misure e i Cantoni vedono un'urgente necessità di intervento». «Siamo limitati nelle nostre opzioni. Anche perché trovare personale adeguato è una sfida per i Cantoni», ha aggiunto Engelberger parlando della situazione nelle unità di terapia intensiva. Il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità si è poi rivolto alle persone vaccinate da sei mesi, invitandole a usufruire dell'offerta di vaccinazione di richiamo.

Federalismo e bambini - Dopo gli interventi di Berset e Engelberger, i giornalisti presenti hanno potuto porre alcune domande. Fra i temi toccati, quello del federalismo - «Non mi sembra che i Paesi a gestione centralizzata abbiano svolto un lavoro migliore. Penso che abbiamo fatto bene finora», ha detto Eneglberger - e quello della vaccinazione ai bambini: la dose che verrà somministrata agli under 12 sarà inferiore a quella riservata agli adulti.

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