Dei 178 decessi registrati da Swissmedic «non vi sono in nessun caso indizi concreti che la causa sia la vaccinazione»
BERNA - Sono 10'842 le notifiche di sospette reazioni avverse correlate alla vaccinazione anti-Covid-19, esaminate fino al 14 dicembre scorso da Swissmedic che ne ha dato conto venerdì, nel suo 20esimo aggiornamento periodico. Nel 64% dei casi, ossia 6915 si tratta di notifiche classificate come non serie, mentre sono 3927 (36%) le notifiche di casi seri.
Le notifiche sono state inviate in percentuale quasi identica dagli operatori sanitari o direttamente dalle persone colpite. L'età media di chi ha manifestato una reazione avversa è di 52 anni, con un 13% dai 75 anni in su. Per i casi seri si sale a 54,5 anni, «mentre nei casi notificati in relazione temporale con i decessi era di 79,7 anni».
Decessi: nessun rapporto causa-effetto - In 178 casi gravi le persone sono decedute a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. «Nonostante un’associazione temporale con la vaccinazione, non vi sono in nessun caso indizi concreti che la causa del decesso sia stata la vaccinazione».
Maggioranza donne - Le notifiche riguardavano in gran parte le donne e in alcune notifiche non è stato indicato il genere. 7426 segnalazioni (68,5%) si riferiscono al vaccino Spikevax di Moderna (il più utilizzato in Svizzera, impiegato per circa il 64% delle dosi somministrate) e 3141 (29%) al Comirnaty di Pfizer/BioNTech (utilizzato per circa il 36% delle dosi somministrate).
L'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici conclude con una rassicurazione sulla bontà del trattamento contro il coronavirus: «Le notifiche di effetti indesiderati finora ricevute e analizzate non incidono sul profilo rischi-benefici positivo dei vaccini anti-Covid-19 utilizzati in Svizzera». Gli effetti collaterali noti dei vaccini anti-COVID-19 sono elencati nelle informazioni sul medicamento e vengono costantemente aggiornati e pubblicati sul sito www.swissmedicinfo.ch.