Secondo l'UST un titolo di studio di livello terziario porta quasi sempre a una professione in linea con le qualifiche.
NEUCHÂTEL - Il 93% delle persone con diploma di livello terziario svolge una professione in linea con la formazione svolta o le proprie qualifiche. Oltre al tipo di diploma conseguito, il momento in cui si inizia a lavorare e il numero di posti vacanti svolgono un ruolo essenziale nel trovare un lavoro adeguato.
È quanto emerge dal rapporto tematico dell'Ufficio federale di statistica (UST) sull'inadeguatezza della formazione rispetto all'attività professionale, pubblicato oggi. Un lavoro è considerato "inadeguato" se non richiede alcuna qualifica di livello terziario e non corrisponde alle qualifiche specialistiche acquisite durante la formazione.
La percentuale di diplomati che a un anno dal conseguimento del titolo di studio svolgono un'attività professionale inadeguata varia a seconda del tipo di diploma dall'1% per chi ha frequentato un'alta scuola pedagogica al 10% per chi ha un attestato professionale federale.
L'inadeguatezza dipende anche dal momento nel quale si è iniziato a svolgere la nuova attività professionale. Gli universitari iniziano a lavorare in generale appena conclusa la formazione. Solo il 5% degli studenti con un master di una scuola universitaria (UNI) e il 10% di quelli con un Bachelor di una scuola universitaria professionale (SUP) lavoravano già da almeno tre anni al momento del conseguimento del diploma. Queste persone presentano un rischio di 10 punti percentuali superiore di svolgere un'attività professionale inadeguata rispetto a chi ha iniziato dopo l'ottenimento del titolo di studio, precisa l'UST.
Per le persone con un diploma di formazione professionale superiore (FPS) invece il fatto di svolgere un'attività prima del conseguimento del diploma non influisce. Spesso infatti la formazione viene svolta parallelamente a un'attività professionale ed è strettamente correlata a quest'ultima. Le nuove qualifiche ottenute possono quindi essere sfruttate nell'ambito del lavoro già svolto, senza necessariamente dover cambiare azienda.
Per quanto riguarda le offerte di lavoro, l'UST ha calcolato che un punto percentuale in più di posti vacanti riduce di ben tre punti percentuali il rischio di esercitare un'attività professionale inadeguata.