La pena inflitta al 44enne membro della banda che ha compiuto la rapina nel 2019 a Le Mont-sur-Lausanne
Il bottino dell'assalto, stimato in 20-25 milioni di franchi, non è mai stato recuperato.
LOSANNA - Una prima condanna è stata pronunciata oggi per gli assalti effettuati ai furgoni portavalori verificatisi nel canton Vaud tra il 2017 e il 2019: a un uomo è stata inflitta una pena di undici anni di prigione per il suo coinvolgimento nella rapina avvenuta a Le Mont-sur-Lausanne nel giugno 2019.
L'imputato, un algerino di 44 anni, è stato riconosciuto colpevole di rapina qualificata, ingenti danni alla proprietà, incendio intenzionale, infrazione alla legge federale sulle armi e furto d'uso di un veicolo per aver partecipato all'attacco svoltosi durante la notte tra il 19 e il 20 giugno.
Bottino mai ritrovato - Il commando a cui apparteneva era partito dalla regione di Lione (Francia) per assaltare un furgone blindato nella zona industriale della località vodese. Quella notte la banda era riuscita ad impadronirsi di un bottino dai 20 ai 25 milioni di franchi, che non è mai stato ritrovato, e aveva incendiato diversi veicoli.
L'algerino era rimasto gravemente ferito da un ritorno di fiamma. La polizia l'aveva arrestato una decina di giorni più tardi, in un reparto per gravi ustionati all'ospedale di Alicante, in Spagna.
Gli altri processati in Francia - La condanna a undici anni di prigione è leggermente inferiore a quella richiesta dal Ministero pubblico, che aveva domandato una pena detentiva di dodici anni per il 44enne. L'uomo, attualmente detenuto nel carcere di Orbe (VD), ha già scontato circa tre anni in detenzione preventiva. L'algerino è il primo del commando a trovarsi in tribunale. È anche l'unico, almeno per il momento, ad comparire in Svizzera. Gli altri saranno processati in Francia, mentre diversi altri delinquenti che hanno partecipato a queste rapine sono ancora a piede libero.
Diversi assalti - L'attacco del giugno 2019 a Le Mont-sur-Lausanne fa parte - come detto - di una serie di assalti simili compiuti nel canton Vaud tra il 2017 e il 2019, già a Le Mont-sur-Lausanne (aprile 2018) ma anche a Daillens (dicembre 2019), La Sarraz (agosto 2019), Chavornay (febbraio 2018) e Nyon (maggio 2017).
Le contromisure - Gli attacchi sono cessati da quando il Consiglio di Stato vodese ha emesso un decreto urgente alla fine del 2019. Secondo la nuova legge vodese, ormai entrata in vigore, il trasporto di grosse somme di denaro deve essere effettuato con veicoli pesanti (più di 3,5 tonnellate) muniti di blindatura. Inoltre, il trasporto viene ora effettuato solo dalle 5 alle 22 e il valore delle merci trasportate è limitato a 12 milioni di franchi in banconote. La legge richiede anche almeno due persone per veicolo, incluso il conducente.