L'offerta è ancora ridotta, quindi i prezzi saliranno. Ma la domanda per il 2022 è alta
BERNA - I prezzi dei viaggi torneranno a salire a causa della forte domanda e dell'offerta ancora ridotta. Dopo due anni di limitazioni legate al Covid, gli svizzeri hanno nuovamente voglia di partire, afferma la Federazione svizzera di viaggi (FSV).
«C'è un effetto di recupero» ha detto il presidente della FSV Martin Wittwer in un'intervista pubblicata dai giornali in lingua tedesca del gruppo Tamedia. In base alle sue previsioni, i tour operator raggiungeranno quest'anno l'80% del loro fatturato del 2019.
L'aumento dei prezzi del carburante dovrebbe farsi sentire in autunno. Le compagnie aeree e i tour operator sono stati in grado di contenere finora l'aumento delle tariffe, «vale quindi la pena di prenotare i biglietti in anticipo» consiglia Wittwer. Dopo due anni di risparmi sui viaggi, gli svizzeri sono ora ancora più disposti a mettere mano al portafoglio. E la forza del franco svizzero rappresenta un ulteriore incentivo.
L'industria dei viaggi è stata colpita duramente da Covid e dalla guerra in Ucraina. In futuro, dovrà concentrarsi ancora di più su questioni come la digitalizzazione, la sostenibilità e la ricerca di personale qualificato. I viaggi d'affari riprenderanno, ma non così fortemente come prima della pandemia, secondo il presidente della FSV. Le videoconferenze sono diventate la norma e si prevede un numero minore di viaggi d'affari, ma più mirati.