Calo di utili nel primo trimestre. Ma incidono fattori eccezionali
ZURIGO - Si è aperto con numeri in calo il 2022 di Swisscom. L'azienda leader del settore elvetico delle telecomunicazioni ha registrato nel primo trimestre una flessione particolarmente sensibile alla voce utile, dato sceso del 29,9% a 447 milioni di franchi rispetto ai 638 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, fattori eccezionali hanno giocato un ruolo significativo in questo confronto apparentemente impietoso.
Nel 2021 infatti, la performance era stata influenzata da eventi una tantum, che avevano contribuito a gonfiare l'utile di ulteriori 207 milioni. Si trattava nel dettaglio della vendita di una partecipazione in Belgio e di rivalutazioni legate a una cooperazione sulla fibra ottica dell'affiliata italiana Fastweb.
Tornando alle cifre dei primi tre mesi dell'anno in corso, è risultato in diminuzione anche il fatturato, seppur in modo molto meno marcato. Le vendite infatti, riferisce l'operatore in una nota, si sono contratte dell'1,2% a 2,77 miliardi. La debolezza dell'euro viene identificata come la ragione principale di tale andamento.
In aumento invece il risultato operativo Ebit, progredito del 6,4% a 549 milioni. Trend simile anche per l'Ebitda (utile prima di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamenti), migliorato dell'1,2% a 1,14 miliardi. Globalmente tutti i principali indicatori sono superiori alle attese degli analisti interpellati alla vigilia dall'agenzia finanziaria AWP.
Nel core business svizzero, il volume d'affari è sceso leggermente dello 0,5% a 2,07 miliardi. In Italia invece, il gruppo ha ottenuto una crescita del 2,4% grazie alla già citata Fastweb.
Per l'intero esercizio 2022, Swisscom prevede un fatturato di oltre 11 miliardi, mentre ci si aspetta che l'Ebitda raggiunga quota 4,4 miliardi. Il dividendo rimarrà comunque a 22 franchi anche qualora si dovessero mancare gli obiettivi prefissati.
Da ricordare come l'operatore si appresti a vivere un cambio ai vertici. Dal prossimo 1° giugno, avrà infatti un nuovo CEO nella persona di Christoph Aeschlimann, che metterà fine ai nove anni al timone di Urs Schaeppi.