Lo ha annunciato Zelensky in un'intervista con la televisione italiana che andrà in onda questa sera
KIEV / BERNA - La Svizzera, così come la Turchia, starebbe provando a mediare per permettere uno scambio fra militari ucraini e prigionieri russi. Lo ha detto oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con il giornalista e conduttore televisivo italiano Bruno Vespa, che andrà in onda nel corso della puntata di stasera di Porta a Porta.
Sull'acciaieria di Azovstal, «siamo pronti a scambiare i militari ucraini con i prigionieri russi», ha dichiarato il presidente ucraino. «Noi dobbiamo lottare per qualsiasi persona. Per quanto riguarda i feriti, abbiamo fatto avere le informazioni alla parte russa. Abbiamo lavorato con il meccanismo della terza parte, con Svizzera e Turchia, loro ci stanno lavorando».
«Prima della nostra intervista ho parlato con il presidente della Finlandia, lui chiamerà il presidente russo e si parlerà tra tutti i leader in tutti i formati possibili per salvare i nostri militari. Se non volete solo lasciarli andare, noi siamo pronti a scambiarli, ma dateci la possibilità di portare via i morti e non uccidete i vivi», ha detto Zelensky.
L'Ucraina sta negoziando solo l'evacuazione di 38 combattenti gravemente feriti da Azovstal, ha dal canto suo comunicato su Telegram la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, riporta l'agenzia Unian. Si tratta di negoziati molto difficili, ha precisato Vereshchuk. «Stiamo lavorando passo dopo passo. Ne scambieremo 38 molto gravi, poi andremo avanti. Ora non ci sono trattative per lo scambio di 500 o 600 persone, come riportato da alcuni media», ha aggiunto.