Tra gli effetti indesiderati più frequenti provocati dal vaccino troviamo febbre, mal di testa, affaticamento e brividi.
Quasi seimila casi sospetti sono stati giudicati gravi.
BERNA - In Svizzera sono state esaminate 15'578 notifiche di sospette reazioni avverse ai vaccini anti-Covid-19. Lo ha comunicato poco fa Swissmedic, precisando che tra gli effetti indesiderati più frequenti ci sono in particolare febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini. In totale in Svizzera sono state somministrate 15,83 milioni di dosi.
Sul totale delle notifiche esaminate fino allo scorso 28 giugno, 9'678 (62,1%) sono state segnalate come «non gravi», mentre 5'900 casi sospetti (37,5%) sono stati notificati a Swissmedic come«gravi». Nella maggior parte dei casi, precisa l'istituto, ogni notifica contiene più di una reazione (in media 3,13).
Reazioni gravi - Tra le notifiche gravi, l'età media delle persone colpite è di 52,6 anni. Sono stati riportati con maggiore frequenza febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini, ribadisce Swissmedic, aggiungendo che queste reazioni note prevalgono anche nei casi non gravi.
Decessi - In 216 dei casi gravi sono stati registrati decessi a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. L'età media delle persone decedute era di 79 anni."«Analizzando questi casi in maniera più approfondita, vi erano altre cause più probabili che potevano spiegare l'evento sulla base dei dati a disposizione, nonostante un'associazione temporale con la vaccinazione», spiega l'istituto svizzero per gli agenti terapeutici, aggiungendo che le notifiche finora ricevute e analizzate non incidono sul profilo rischi-benefici positivo dei vaccini anti-Covid-19 utilizzati in Svizzera.
Confronto tra vaccini - La maggior parte degli interessati (66,9%) aveva un'età compresa tra i 18 e i 64 anni, con una media di 50,1 anni. Ad avere maggiori reazioni avverse sono le donne (62,1%). Il vaccino che ha registrato più notifiche è Spikevax di Moderna (che però è anche quello nettamente più somministrato in Svizzera) con una quota del 69,1%. Nel 27,9% dei casi le notifiche riguardano il preparato di Pfizer/BioNTech (utilizzato per circa il 37% delle dosi somministrate), mentre in alcuni casi non è stato specificato il vaccino.