Il numero di pazienti, rispetto al pre-pandemia, è ancora basso.
BERNA - Anche nel 2021, a causa della pandemia di Coronavirus, il 42% degli studi medici e dei centri ambulatoriali ha registrato un calo delle attività. È quanto emerge dalle rivelazioni effettuate dall'Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicate oggi.
La situazione, secondo quanto viene comunicato, è comunque notevolmente migliorata rispetto al periodo marzo-ottobre 2020, quando solo un decimo degli studi medici aveva potuto mantenere l'usuale numero di pazienti.
I dati variano poi a dipendenza del ramo d'attività: il 61% di chi offre servizi chirurgici ha registrato un calo delle attività, mentre in medicina di base e ginecologia la diminuzione ha riguardato una quota fra il 41 e il 50%. Per quel che riguarda la psichiatria, solo il 26% ha registrato una contrazione. In Ticino la quota ha raggiunto in media il 47%.
Tra l'altro, il 56% degli studi medici di base ha contribuito attivamente alla campagna vaccinale contro il Covid-19, mobilitando medici e personale: il 55% ha effettuato la vaccinazione solo nei propri locali, il 32% sia internamente che esternamente e il 13% unicamente all'esterno, ad esempio negli appositi centri.