Secondo Mosca la Confederazione ha perso «la propria condizione di Paese neutrale» aderendo alle sanzioni occidentali.
BERNA - Mosca respinge la possibilità che sia la Svizzera a rappresentare gli interessi diplomatici ucraini in Russia. Secondo Mosca, la Confederazione ha perso lo status di paese neutrale scegliendo di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia.
«Abbiamo chiarito che sfortunatamente la Svizzera ha perso la sua neutralità e non può agire come mediatore o rappresentante d'interessi», ha detto oggi il vice portavoce del ministero degli Esteri russo, Ivan Nechayev, citato dall'agenzia stampa Tass.
«Il fatto che Berna abbia suggerito colloqui con Kiev per la mutua rappresentanza pur conoscendo la nostra posizione conferma quanto non abbia a cuore gli interessi russi. Ciò non fa che rafforzare la nostra posizione che il ruolo svizzero di mediatore o rappresentante sia fuori questione», ha aggiunto il portavoce. Secondo Nechayev, non solo Berna appoggia il «regime» di Kiev, ma partecipa anche alla campagna «russofobica» lanciata dall'Occidente e l'Ucraina.
Un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Pierre-Alain Eltschinger, aveva detto ieri alla Tass che Berna era pronta ad accogliere la richiesta di Kiev per rappresentare gli interessi ucraini in Russia, dopo la rottura dei rapporti diplomatici seguita all'invasione del 24 febbraio.
Come paese neutrale, la Svizzera ha assunto più volte il «mandato di potenza protettrice» rappresentando gli interessi di altre nazioni, nel quadro di rottura o assenza di rapporti diplomatici. Attualmente la Svizzera rappresenta gli interessi americani in Iran e gli interessi iraniani in Canada e Arabia Saudita. Inoltre rappresenta gli interessi russi in Georgia e vice versa.