Preoccupa la crisi energetica che peggiorerà la situazione. Intanto i treni sono più affollati, ma questo non basta.
BERNA - I treni sono un po' più pieni rispetto allo scorso anno quando la pandemia faceva più paura, ma questo non è bastato a risollevare le finanze delle FFS che hanno chiuso i primi sei mesi di quest'anno con una perdita 142 milioni di franchi. Nei primi sei mesi del 2022 ci sono stati 1,10 milioni di clienti che hanno viaggiato ogni giorno sui treni. Un aumento del +43,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma con un 15,1% in meno rispetto a prima della pandemia. Se a tutto ciò ci aggiungiamo le preoccupazioni per la crisi energetica che si acuirà nei prossimi mesi, c'è di che preoccuparsi. E la preoccupazione è tanta tra i dirigenti delle FFS e l'hanno chiaramente espressa oggi in una conferenza stampa a Berna.
Il risultato semestrale tuttavia è migliore di quello registrato nel 2021 (-389 milioni di franchi), ma resta pur sempre negativo. L'ex regia federale patisce sempre gli effetti della crisi del coronavirus e dal mese di maggio la domanda ristagna.
Le FFS acquistano energia - La situazione rimane certamente tesa per l'aumento elevato dei prezzi energetici. L'azienda utilizza per il 90% energia idroelettrica, che proviene per la maggior parte dalle sue centrali. Ma, attualmente, queste producono meno energia a causa della siccità e del basso livello dei bacini artificiali.
Al fine di poter produrre in proprio l'elettricità in caso di penuria, le FFS mantengono attualmente i loro bacini il più possibile pieni, si legge nella nota. Ciò li obbliga a procurarsi energia di sostituzione sul mercato a costi in forte crescita.
Tale situazione ha già avuto ripercussioni negative sul risultato semestrale del settore Infrastruttura Energia, con -24,2 milioni di franchi (2021: +17,5 mio). La situazione si è aggravata durante l'estate e peserà fortemente sul risultato annuo 2022.
I viaggiatori scelgono di viaggiare di notte - Per alcune destinazioni, in particolare nel traffico (notturno) internazionale, un numero sempre maggiore di viaggiatori attenti alla questione ambientale sceglie il treno, nel 50° anniversario di Interrail la domanda ha a volte persino superato i livelli del 2019. Le FFS devono però ancora lavorare sul fronte della puntualità e del sistema di ticketing internazionale: ad esempio non è possibile comprare sull'app molti biglietti per i treni che vanno all'estero, anche solo quelli che vanno a Milano. Eppure l'acquisto digitale dei biglietti è il sistema più diffuso: ben nove viaggiatori su dieci hanno acquistato il biglietto su canali digitali o al distributore automatico. A fine giugno 2022 erano in circolazione 413 000 AG, il 4,4 percento in più rispetto al 2021 (−16,3% rispetto al 2019). Il numero di metà-prezzo in circolazione ha toccato il record di 2,9 milioni, il 7,6% in più rispetto al mese di giugno 2021 (+9,6% rispetto al 2019).
La crisi del traffico a lunga percorrenza - Un forte calo si è registrato sul traffico a lunga percorrenza finanziato con mezzi propri, il quale ha continuato a essere in perdita gravando sul risultato semestrale con meno 123 milioni di franchi. Le FFS presentano una quota di energia idroelettrica, perlopiù prodotta nelle proprie centrali elettriche, pari al 90%. Attualmente stanno producendo meno energia a causa della siccità e dei bassi livelli dell’acqua nei laghi artificiali. Per riuscire a produrre corrente anche in una situazione di penuria e quindi mantenere l’offerta ferroviaria quanto più possibile completa, le FFS stanno mantenendo i propri laghi artificiali il più possibile pieni. A tale scopo devono acquistare energia sostitutiva sul mercato, sostenendo costi in forte crescita. Questa situazione ha già avuto nel primo semestre effetti negativi sul risultato del settore Infrastruttura Energia (2022: −24,2 milioni di franchi, 2021: +17,5 milioni di franchi). La situazione si è aggravata durante l’estate e peserà notevolmente sul risultato annuale 2022.
Puntualità - Resta una spina nel fianco la puntualità. La circolazione dei treni è generalmente affidabile, mentre la disponibilità non è stata soddisfacente, in particolare in Ticino e nella Svizzera romanda. La puntualità dei treni e delle coincidenze e la soddisfazione della clientela privata sono state nel complesso buone, pur con qualche differenza a livello regionale. Per garantire anche in futuro treni puntuali, affidabili e una circolazione stabile, le FFS vagliano diverse possibilità. In quest’ottica, d’intesa con l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e i Cantoni le FFS stanno valutando di integrare nell’orario, a partire dal 2025, maggiori riserve per i numerosi lavori nella Svizzera romanda.