Circa duecento aviatori hanno protestato oggi a Kloten rivendicando un contratto collettivo migliore.
ZURIGO - Circa 200 piloti di Swiss sono scesi in piazza oggi a Kloten (ZH) rivendicando un migliore contratto collettivo di lavoro. La qualità ha bisogno di buone condizioni di impiego», si leggeva su uno dei cartelli branditi dai manifestanti. «Risparmiare sul personale porta a clienti insoddisfatti», era scritto su un altro.
Gli aviatori, nella loro uniforme di volo a cui è stato aggiunto un gilet giallo del sindacato di categoria Aeropers, hanno marciato alle 13.00 dal centro del comune che ospita l'aeroporto di Zurigo sino alla sede della compagnia aerea.
I piloti auspicano chiari passi avanti nelle condizioni di impiego: tra le altre cose vengono rivendicate una migliore conciliabilità fra vita professionale e famigliare, come pure prospettive finanziarie più interessanti.
Sulla vertenza fra dipendenti e direzione aleggia la minaccia di uno sciopero: come noto Aeropers ha infatti già lanciato una consultazione interna, che durerà sino al 16 ottobre, riguardo all'ipotesi di astenersi dal lavoro. A partire dal 17 ottobre gli uomini e le donne nei cockpit potrebbero quindi incrociare le braccia, fermando a terra i velivoli.
Al centro della diatriba figura il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL), negoziato in tempi di pandemia e nel frattempo respinto in votazione dai piloti. Il braccio di ferro avviene peraltro in un contesto di grande ripresa del trasporto aereo dopo la brusca frenata causata dal Covid-19.
La direzione propone un incontro
Prove di dialogo (nonostante le proteste) presso Swiss: la direzione della compagnia aerea ha infatti approvato la proposta di un incontro con i vertici di Aeropers, l'associazione dei piloti, che si oppone al nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL), anche nella sua versione migliorata. In una comunicazione interna - di cui l'agenzia Awp si è procurata una copia - la dirigenza fa sapere di aver proposto alla controparte tre possibili date per un abboccamento con il Ceo Dieter Vranckx e il responsabile delle operazioni Oliver Buchhofer, venendo quindi incontro alla richiesta avanzata da Aeropers, che da parte sua martedì ha scartato l'idea di una mediazione. In contropartita però la direzione chiede agli aviatori l'impegno a non scioperare sino alla fine di ottobre. Prendendo atto della nuova proposta, Thomas Steffen, portavoce del sindacato ritiene comunque «deludente» il fatto che la direzione ponga condizioni.
L'ultimo CCL è scaduto a marzo
L'ultimo CCL è giunto a scadenza a fine marzo di quest'anno. Le parti si erano trovate in precedenza a lungo in trattativa, in piena fase di incertezza Covid, per una nuova versione: un nuovo CCL è stato però respinto in votazione in luglio da oltre l'80% dei piloti. A loro avviso l'intesa peggiorerebbe in modo permanente le condizioni di lavoro e non terrebbe conto del grande rilancio post-pandemico in atto nel settore dell'aviazione.