Il movimento ha adottato una risoluzione che chiede di decarbonizzare il settore energetico il più rapidamente possibile
NEUCHÂTEL - Riuniti oggi in assemblea generale a Neuchâtel, i Giovani Verdi hanno adottato una risoluzione per una transizione energetica sostenibile e socialmente equa. La sezione giovanile del partito ecologista ha inoltre criticato la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27), che si apre domani.
I Giovani Verdi dubitano in effetti che tale evento, in programma fino al 18 novembre nella località egiziana di Sharm el-Sheikh, possa portare a risultati concreti. Il vertice, ricordano in un comunicato, è sponsorizzato dalla Coca-Cola, il più grande produttore al mondo di rifiuti di plastica.
L'Egitto inoltre è noto per arrestare gli attivisti che lottano per la protezione del clima, aggiungono. Senza dimenticare che la crisi energetica sta spingendo gli Stati a un ritorno al passato, con rivendicazioni per più elettricità nucleare e nuove centrali a gas, deplora il partito.
La risoluzione odierna chiede di decarbonizzare il settore dell'energia il più rapidamente possibile e passare al 100% alle fonti rinnovabili entro il 2030. Tale transizione deve poi beneficiare di un'offensiva incentrata su investimenti e formazione professionale. Il testo vuole anche vietare la produzione di gas naturale in Svizzera.
I Giovani Verdi hanno pure adottato una presa di posizione sulla politica migratoria, con la quale si domandano più diritti e più protezione per i rifugiati.