Un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale ha confermato le conclusioni già emerse nel mese di giugno.
BERNA - Nella procedura d'acquisto di vaccini anti-covid-19, la Confederazione non ha violato intenzionalmente obblighi legali o contrattuali. Lo afferma un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale, che conferma le conclusioni già rese in giugno.
Due contratti firmati da Berna non erano coperti da crediti d'impegno. Non in tutti i contratti era inoltre garantito che il Parlamento potesse modificare le ordinazioni senza violare le condizioni stipulate con i produttori, indica oggi l'esecutivo.
L'inchiesta era stata avviata durante la sessione estiva del Parlamento lo scorso giugno, quando il Governo aveva chiesto un credito aggiuntivo per l'acquisto di vaccini. Durante i dibattiti alle Camere erano però emersi interrogativi sulle possibilità del Parlamento di ridurre tale credito senza violare contratti già conclusi.