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SVIZZERAPiù di 25mila svizzeri chiedono sanzioni più severe contro il regime iraniano

15.11.22 - 14:17
Lanciata una petizione che esige più polso da parte di Berna dopo l'uccisione della giovane Mahsa Amini.
Keystone
Fonte Ats
Più di 25mila svizzeri chiedono sanzioni più severe contro il regime iraniano
Lanciata una petizione che esige più polso da parte di Berna dopo l'uccisione della giovane Mahsa Amini.

BERNA - Non si ferma il movimento di protesta contro il regime iraniano. E gli svizzeri vogliono più azione da parte di Berna. Una petizione sottoscritta da circa 25 mila persone e consegnata oggi alla Cancelleria federale chiede infatti al Consiglio federale misure più severe contro il regime dei mullah, reo di reprimere con violenza le proteste di piazza in corso da settimane.

Il popolo iraniano scende in piazza da più di due mesi, precisa un comunicato di Free Iran Switzerland, associazione all'origine della petizione. La popolazione manifesta contro la "dittatura dei mullah" dopo la morte in carcere di Mahsa Amini, una giovane donna curda arrestata pochi giorni prima per aver violato il rigido codice di abbigliamento vigente nella Repubblica islamica.

La reazione del regime è stata brutale: omicidi, stupri e violenze. Stando alla nota, benché il Dipartimento federale degli affari esteri sia a conoscenza di quanto accade in Iran, tanto da sconsigliare i viaggi in questo Paese, il Consiglio federale non sta agendo di conseguenza.

Per questo è necessario condannare con fermezza la violenza e adottare sanzioni severe contro Teheran, afferma Free Iran Switzerland. Tra le altre cose, Berna dovrebbe adeguarsi alle sanzioni economiche europee e americane, congelando tutti i fondi del regime islamico o delle organizzazioni ad esso collegate presenti nei conti svizzeri, proteggendo nel contempo tutti gli oppositori da un'espulsione.

Il 5 novembre scorso diverse migliaia di persone hanno partecipato alla più grande manifestazione a sostegno della popolazione iraniana dall'inizio dei disordini, indetta proprio da Free Iran Switzerland e svoltasi in Piazza federale. I manifestati, iraniani ma anche svizzeri, hanno invitato il Consiglio federale a prendere finalmente «misure significative» contro il regime di Teheran.

Diversi membri del Consiglio nazionale del PS, dei Verdi e del Centro hanno espresso solidarietà al popolo iraniano nei loro interventi. La consigliera nazionale Flavia Wasserfallen (PS/BE) si è addirittura tagliata una ciocca di capelli tra gli applausi della folla e, tra le altre cose, ha invitato il Consiglio federale a sostenere finanziariamente le organizzazioni per i diritti umani in Iran e a impegnarsi per una missione dell'Onu incaricata di indagare sui crimini del regime islamico.

Il 2 di novembre scorso, il Consiglio federale aveva dichiarato di non voler adottare le sanzioni dell'Ue contro l'Iran in ragione di interessi di politica interna ed estera, compresi i buoni uffici di Berna.

La Confederazione assume infatti attualmente cinque mandati in qualità di "potenza protettrice": per gli Usa in Iran, per l'Iran in Arabia Saudita e viceversa, per l'Iran in Canada e per l'Iran in Egitto.

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COMMENTI
 

Mirschwizer 2 anni fa su tio
Ma perchè non vi fate i cavolacci vostri ?
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