L'attentatore islamista di Morges alla sbarra a Bellinzona
BELLINZONA - Nel settembre 2020 a Morges, nel canton Vaud, un uomo ha perpetrato un attentato a sfondo jihadista uccidendo una persona a coltellate urlando "Allahu Akbar".
Oggi al Tribunale penale federale di Bellinzona inizia il processo nei confronti dell'autore del gesto, un cittadino svizzero-turco di 29 anni. Nei suoi confronti sono state formulate le accuse di assassinio, tentativi di incendio e di esplosione, lesioni personali semplici, violenze e minacce contro autorità e funzionari, violazione della legge che vieta in Svizzera i gruppi "Al-Qaida" e "Stato islamico", nonché le organizzazioni associate.
L'imputato è infatti accusato anche di diversi reati precedenti all'attacco di Morges, tra cui il tentativo di incendio doloso e di provocare un'esplosione in una stazione di servizio a Prilly (sempre nel Canton Vaud) nell'aprile 2019.
Secondo l'accusa, quello di Morges è il primo caso di terrorismo di matrice islamica in Svizzera. La durata prevista del processo è di cinque giorni.