L'Ufficio federale dell'ambiente ha in un primo momento innalzato il livello di pericolo di inondazioni (per poi riabbassarlo)
ZURIGO - Fiumi svizzeri ingrossati a causa delle precipitazioni di questi ultimi giorni e l'Ufficio federale dell'ambiente innalza il livello di pericolo inondazioni (livello 2, moderato) per poi riabbassarlo. Ma c'è preoccupazione, tanto che - come riporta il quotidiano 20Minuten, «i tecnici federali fanno turni supplementari» per tenere sotto osservazione le acque.
«L'Aare vicino a Berna trasporta attualmente una quantità d'acqua cinque volte superiore a quella di qualche giorno fa. Il Reno ne ha tre volte tanto e l'Emme addirittura 80 volte» scrive il quotidiano zurighese.
Le continue precipitazioni degli ultimi giorni hanno in modo evidente gonfiato i letti dei fiumi: oggi, 24 dicembre, «poco dopo mezzogiorno circa 1700 metri cubi d'acqua al secondo sono scesi nel Reno vicino a Basilea. Si tratta di 1,7 milioni di litri al secondo, circa il triplo rispetto a cinque giorni fa».
Sull'Aare a Berna, l'aumento è ancora più evidente. Nella stazione di monitoraggio di Schönau, «attualmente è di 276 metri cubi al secondo. Il 19 dicembre era di poco inferiore a 50, quindi la scarica è più che quintuplicata».
Aumento la massa d'acqua anche sull'Emme. Come specificato da 20Minuten, a Emmenmatt il 19 dicembre sono transitati quattro metri cubi d'acqua al secondo. Il picco massimo, alle 4.45 di sabato mattina, è stato di 313 metri cubi al secondo. Si tratta di una cifra quasi 80 volte superiore».
La situazione è simile sulla Kleine Emme nel Canton Lucerna, «che ha straripato per un breve periodo» ha raccontato un abitante del posto. Aggiungendo: «erano anni che non vedevo una cosa del genere».
A delineare il quadro della situazione attuale, arrivano le dichiarazioni di Barbora Neversil, dell'Ufficio federale dell'ambiente: «Abbiamo avuto un piccolo picco, ha detto a 20 Minuten, tuttavia, al momento non c'è alcun pericolo immediato. Quando le piogge diminuiranno, anche i livelli dell'acqua si abbasseranno di nuovo», ha continuato. «Il disgelo durante il periodo natalizio non è atipico», ha aggiunto l'esperta.
Con la diminuzione delle piogge, «anche lo scioglimento della neve rallenterà. Il pericolo di inondazioni sui grandi fiumi, come l'Aare e il Reno, è minimo, ma questo non significa che i piccoli corsi d'acqua isolati non possano rompere gli argini». Per questo, «continuiamo a monitorare la situazione e i nostri idrologi e meteorologi stanno continuando a lavorare ora, nonostante le vacanze, come se fosse una normale settimana lavorativa» ha spiegato.