Gran parte dei militari ha già raggiunto Davos per la manifestazione che si terrà dal 16 al 20 gennaio.
DAVOS - L'esercito è già arrivato a Davos. La maggior parte delle truppe (al massimo 5'000 militi) è infatti entrato in servizio oggi per prestare appoggio al Cantone riguardo lo svolgimento del World Economic Forum (WEF) che si svolgerà dal 16 al 20 gennaio.
Solo una parte dei militari verrà però impiegata direttamente nel villaggio grigionese. Gli altri - precisa una nota odierna del Dipartimento della Difesa - proteggerà le infrastrutture e fornirà prestazioni negli ambiti delle Forze aeree, della logistica e dell’aiuto alla condotta in tutta la Svizzera. «Nel servizio d’appoggio i militari sono autorizzati ad applicare misure coercitive di polizia per l’adempimento dei rispettivi compiti».
Cieli blindati
La sicurezza passerà anche dai cieli. Oltre a garantire il servizio di polizia aerea, le Forze aeree effettueranno voli di sorveglianza a favore del Cantone dei Grigioni e trasporti aerei di persone protette in virtù del diritto internazionale su incarico della Confederazione. Con i jet da combattimento armati in servizio di pattugliamento permanente durante il periodo della conferenza, la difesa terra-aria, radar supplementari, il rafforzamento della sorveglianza dello spazio aereo e il servizio di polizia aerea 24 ore su 24 (in tutta la Svizzera) verrà garantita la sicurezza nello spazio aereo. Nei cieli di Davos - tra il 13 e il 21 gennaio - sono inoltre previste delle limitazioni.