Oggi il presidente della Confederazione si è detto positivo rispetto a ciò che ci aspetta nel 2023.
BERNA - In occasione del ricevimento per il nuovo anno, tenutosi oggi a Berna, il nuovo presidente della Confederazione Alain Berset ha ricordato al Corpo diplomatico le ripercussioni del conflitto in Ucraina e la crisi pandemica, sottolineando quanto questi avvenimenti «ci abbiano fatto regredire». La Svizzera, in qualità di nuovo membro del Consiglio di sicurezza dell'ONU, intensificherà però il proprio impegno per la pace e la sicurezza.
Nel suo discorso, Berset ha dichiarato che la pandemia e la guerra hanno frenato importanti compiti globali, come la lotta alla povertà e alla fame, il diritto all'istruzione e la parità tra uomo e donna, la lotta al cambiamento climatico e la promozione della pace e della giustizia.
Il consigliere federale guarda comunque all'avvenire con ottimismo, soprattutto per quanto riguarda le intese future con l'Unione europea. «Con l'Ue la Svizzera ha in corso intensi colloqui esplorativi. Lo sviluppo è positivo, considerato che entrambe le parti sono consapevoli del fatto che intrattenere buone relazioni è d'interesse per entrambe», ha affermato.
Per i prossimi due anni, la Svizzera farà parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU, dove la Confederazione ha promesso di adoperarsi attivamente per la pace e la sicurezza internazionale, fornendo il proprio contributo «soprattutto grazie alla sua vasta esperienza nella promozione della pace e nella ricerca di soluzioni a livello multilaterale».
Berset ha poi ribadito quanto «oggi essere ottimisti sia più difficile che in passato», aggiungendo che bisogna «essere fiduciosi, per esempio per quanto riguarda la grande risolutezza con cui si sostiene l'Ucraina o la coraggiosa resistenza verso i regimi autoritari».
Nonostante le condanne per l'aggressione russa in territorio ucraino e le conseguenti sanzioni da parte della Svizzera nei confronti della federazione, l'ambasciatore russo è stato invitato a partecipare al ricevimento odierno.