Le assenze per malattia alla Posta sono aumentate notevolmente nell'ultimo anno, e i problemi sono sempre più spesso psicologici
BERNA - La Posta impiega 62'300 persone provenienti da 142 nazioni in un centinaio di professioni diverse. Giovedì scorso, durante la presentazione dei risultati finanziari del 2022, l'azienda ha annunciato che l'utile si è ridotto a 295 milioni di franchi (157 milioni di franchi in meno rispetto al 2021).
C'è però un'altra cifra particolarmente negativa che emerge dal 2022 del Gigante Giallo: come riportato dal SonntagsBlick, i dipendenti si sono assentati dal lavoro per malattia, in media, per 15,8 giorni. Si tratta del 13% in più rispetto all'anno precedente.
Secondo i sindacati, il fatto che i dipendenti postali perdano circa tre settimane lavorative all'anno per malattia è dovuto alle giornate lavorative più lunghe e flessibili: «Questo comporta sempre più stress e pressione, soprattutto per il personale addetto al recapito, ma anche nei centri lettere e pacchi», ha affermato al domenicale Matteo Antonini, responsabile del settore logistica di Syndicom.
Le cause più frequenti di malattia
Christan Levrat, presidente del Consiglio di amministrazione della Posta, ritiene poco plausibili le spiegazioni del sindacato Syndicom. Al SonntagsBlick ha spiegato che nei centri di smistamento e nel recapito l'anno scorso c'è stato meno lavoro da sostenere. Il 52enne ha poi aggiunto che i dipendenti si sono assentati più spesso per problemi muscolo-scheletrici.
Una tendenza preoccupante è però che i dipendenti sviluppano sempre più spesso disturbi psicologici. Levrat ha dichiarato di aver riscontrato questa tendenza sia presso la Posta che nel confronto con altre aziende. Può essere che le persone siano anche sempre più preoccupate per quanto succede al mondo.
Oltre alle assenze di lunga durata, alla Posta sono aumentate anche le assenze di breve durata. Il presidente del Consiglio di amministrazione della Posta vede una possibile causa nel fatto che la forza lavoro della Posta sta diventando sempre più “vecchia”. Inoltre, ora che le misure igieniche legate al coronavirus sono state abolite, si è più suscettibili alle malattie.