Il CEO di Swissgrid sostiene l'importanza strategica dell'intesa con Bruxelles: «Stabilizzerebbe il mercato svizzero».
BERNA - Un accordo sull'elettricità tra la Svizzera e l'Unione Europea (UE) è d'importanza strategica, afferma Swissgrid. Il gestore della rete elettrica nazionale ritiene quindi che Berna dovrebbe farne «una priorità assoluta».
Con la guerra in Ucraina si è riacceso il dibattito su un potenziale accordo sull'elettricità. Yves Zumwald, CEO di Swissgrid, in un'intervista pubblicata oggi su Le Temps afferma che un'intesa di questo tipo contribuirebbe a stabilizzare il mercato svizzero.
A partire dal 2025 tutti i Paesi membri dovranno riservare almeno il 70% della loro capacità all'UE. «Con un accordo sull'elettricità, la Svizzera verrebbe inclusa nel calcolo delle capacità di rete necessarie per il commercio con l'Europa», aggiunge Zumwald. La possibilità d'importazione della Svizzera non sarebbe più limitata, poiché non sarebbe più considerata un Paese terzo. «Questo avrebbe un impatto positivo sull'approvvigionamento invernale del nostro Paese».
Pensare rinnovabile
In caso di accordo con Bruxelles, il mercato elvetico sarebbe completamente liberalizzato. Questo «creerebbe un ambiente favorevole all'innovazione e consentirebbe una migliore integrazione dell'elettricità rinnovabile nel mercato», afferma Yves Zumwald.
I negoziati per un accordo sull'elettricità tra Svizzera e Unione Europea sono iniziati nel 2007. L'ultimo incontro tra i rappresentanti delle due parti si è svolto nel 2018. Le discussioni si sono poi arenate sulla questione dell'accordo quadro istituzionale, che Bruxelles ha posto come condizione per la conclusione di nuovi accordi. Recentemente, tuttavia, i fronti si sono ammorbiditi.
A fine marzo, il Consiglio federale ha chiesto un mandato per i negoziati con l'UE entro la fine di giugno. È stato validato l'«approccio a pacchetto». Ciò significa che invece di un unico accordo orizzontale su questioni istituzionali (come l'acquisizione del diritto, il monitoraggio e la risoluzione delle controversie), dovrà essere elaborato un pacchetto di nuovi accordi concreti (ad esempio sull'elettricità, la sicurezza alimentare e la salute).
Il CEO di Swissgrid ritiene inoltre che la chiusura dell'ultima centrale nucleare tedesca, avvenuta questo fine settimana, non dovrebbe avere alcun impatto sulla Svizzera.