Le voci dal paesino grigionese che dovrà essere evacuato entro venerdì a causa di una frana. Le autorità: «Controlleremo casa per casa»
ALBULA - Si sapeva già che il momento sarebbe arrivato, ma lasciare casa propria non è mai facile. Anche se sopra il tuo paesino ci sono due milioni di metri cubi di roccia che potrebbero rovinare a valle da un momento all'altro.
Come confermato oggi dalle autorità grigionesi, gli abitanti del paesino di Brienz (frazione di Albula), avranno fino a venerdì sera per prepararsi e lasciare le loro case. Nel comune di circa 124 abitanti sarà infatti tassativamente vietato pernottare. Al momento, infatti, potrà restare nelle stalle solamente il bestiame. Questo, va detto, verrà comunque evacuato quando - nei prossimi 7-24 giorni - il crollo verrà ritenuto imminente.
«È un brutto momento»
Al momento, scrive 20 Minuten, fra le vie del comune c'è grande agitazione: «È un brutto momento», conferma un'abitante, «non so più che pesci pigliare, ho la testa piena zeppa e dobbiamo fare ancora così tante cose!».
Conferma lo scoramento il 43enne Renato Leisch: «È logorante vivere così, un'allerta dopo l'altra, tentando di capire se la tua intera esistenza verrà sommersa dalla roccia oppure no». Al momento, infatti, non è ancora chiaro quanto sarà grande la frana che travolgerà il villaggio: «Se le cose andranno davvero male, Brienz non ci sarà più... Per la comunità è stato uno schiaffo in faccia, per noi giovani però è una cosa per gli anziani tutta un'altra».
Lui ha già deciso, resterà a Brienz fino alla fine: «Domani preparo le cose di mia madre, che andrà ospite in un villaggio qui vicino. Venerdì aiuterò chi in paese non è ancora pronto. La mia valigia con i vestiti è già pronta».
«Se non altro ci troviamo tutti sulla stessa barca»
«Io e mio marito sapevamo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato», conferma un'anonima pensionata che ha già lasciato la sua abitazione, «abbandonare casa nostra è stato straziante, adesso ci troviamo in un piccolo appartamento e dobbiamo ancora capire bene come vivere... Se non altro tutti noi ci troviamo sulla stessa barca...»
Ma c'è chi, nella crisi, conserva l'ottimismo: «Va bene ci sarà una frana, ma non è stata la prima e non sarà l'ultima, sono sicuro che si risolverà tutto», commenta il 90enne Otto Vogler da 25 anni a Brienz e attualmente ospitato da una delle sue figlie, «qualsiasi cosa mi sia successa me la sono sempre cavata e, in ogni caso, la vita va avanti».
«Effettueremo un controllo casa per casa per assicurarci che tutti se ne siano andati»
«È una situazione difficile per tutti, le preoccupazioni sono molto diverse. C'è chi deve capire come mettere in sicurezza le cose più importanti nei prossimi 3 giorni e chi, invece deve ancora trovare una sistemazione», spiega sempre a 20 Minuten il membro dello Stato maggiore di condotta comunale del comune di Albula Christian Gartmann.
«Entro le 18 di venerdì tutti dovranno aver lasciato casa loro. I residenti potranno tornare temporaneamente a Brienz durante il giorno, sempre che la situazione di rischio lo permetta. In caso di allarme rosso, verranno evacuate anche i bovini di grossa taglia».
Ma come si ”chiude” un paese? «C'è una sola strada e verrà allestito un posto di blocco. Effettueremo un controllo casa per casa per assicurarci che tutti se ne siano andati e tenteremo di convincere chi non vorrà farlo. In ogni caso si tratta di un obbligo, se qualcuno dovesse opporsi con forza dovrà intervenire la polizia».
Quando potrà rientrare la popolazione? «È molto difficile da stimare. Ma ci vorranno sicuramente diverse settimane, se non diversi mesi».