Nel mirino di Bruxelles gli aiuti statali, dopo il caso della Francia fra i sindacati c'è preoccupazione anche in Svizzera.
ZURIGO - Il trasporto su rotaia delle merci non tiene più, le Ferrovie vanno in rosso e lo Stato ci mette i miliardi per tappare il buco.
Tutto è bene quel che finisce bene? No, perché per l'UE questo comportamento è ritenuto «concorrenza sleale» e quindi Bruxelles punta il piede, ed esige il pagamento di multe o il rimborso forzato. Così il governo decide: è fallimento, le Ferrovie statali devono essere smantellate e rifondate sotto nuovo nome. Una quota da 20% però, sarà da cedere ai privati.
Vero, non stiamo parlando di Svizzera ma - come sostiene il TagesAnzeiger - il caso francese (perché stavamo parlando delle Sncf e della sua controllata merci Fret) potrebbe essere un presagio funesto per possibili ripercussioni negative sulle "nostre" FFS. Anche perché, una cosa analoga sta già succedendo in casa Deutsche Bahn.
Come riporta il quotidiano zurighese va ricercato nei tanto discussi accordi bilaterali "di riserva" dopo il fallimento dell'accordo quadro. Fra i vari punti di questi accordi ce ne sono alcuni che riguardano i sussidi statali che dovrebbero essere adeguati alle linee guida dell'UE.
Se così fosse, spiega l'Unione sindacale Svizzera (USS): «la decisione rischia di mettere a repentaglio anche il servizio pubblico svizzero nel trasporto di merci e passeggeri su rotaia».
Pomo della discordia sarebbero i sussidi, che Berna versa alle Ferrovie così come i prestiti che la Banca Nazionale elargisce a tasso ridotto che l'Unione Europea reputa «concorrenza sleale». Inconcepibili, sempre secondo Bruxelles, anche i sostegni statali per il trasporto regionale.
Essendo i colloqui ancora in corso, va detto, si tratta esclusivamente di speculazioni. Stando agli osservatori però è poco probabile che l'Unione Europea possa fare concessioni importanti riguardo ai sussidi statali.
L'unica soluzione, almeno stando alla politica e alle parti sociali, è che il Governo pensi a un pacchetto d'accompagnamento - se e quando l'accordo verrà siglato - in grado di tutelare aziende e collaboratori.