Lo ha stabilito il Tribunale federale di Losanna respingendo un ricorso presentato dall'Ufficio federale di giustizia.
LOSANNA - Ai bambini che sono stati collocati in modo coatto prima del 1981 deve essere riconosciuto lo stato di vittima - e il diritto a un'indennità - anche se sono stati successivamente adottati dalla famiglia affidataria. Il Tribunale federale (TF) ha respinto un ricorso dell'Ufficio federale di giustizia, che contestava questo stato.
Nel 2018, un 50enne ha chiesto all'Ufficio federale di giustizia (UFG) un contributo di solidarietà, che è sancito dalla legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981. L'UFG ha respinto la sua richiesta e, basandosi sul fatto che l'uomo era stato adottato in seguito, gli ha negato lo stato di vittima.
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha annullato la decisione dell'UFG e ha rinviato il caso. L'Ufficio federale di giustizia ha a sua volta presentato ricorso al Tribunale federale, che, come si evince da una sentenza pubblicata oggi, ha respinto il ricorso.
Sulla base di un'analisi approfondita della legge, i giudici di Mon Repos hanno stabilito che a un bambino deve essere riconosciuto lo stato di vittima, anche dopo l'adozione, se ha subito un collocamento coatto.