Viola Amherd ha inoltre siglato un accordo per promuovere la cooperazione in materia di ricerca nel settore degli armamenti
BERNA - La Svizzera ha firmato oggi una dichiarazione d'intenti con Germania e Austria per la partecipazione all'iniziativa nel campo della difesa terra-aria continentale "European Sky Shields", nata sotto la spinta dei tedeschi. Alla presenza della consigliera federale Viola Amherd è stato inoltre siglato un accordo per promuovere la cooperazione in materia di ricerca nel settore degli armamenti.
Le firme sono giunte nel quadro di un incontro a Berna a cui hanno partecipato, oltre ad Amherd, il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius e quella austriaca Klaudia Tanner, si legge in una nota diffusa dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Il colloquio si è focalizzato fra le altre cose sulla situazione della politica di sicurezza in Europa e sull'impatto della guerra in Ucraina. Oggetto delle discussioni sono pure stati i contributi militari dei tre Paesi a favore della pace e della stabilità nella regione dei Balcani occidentali e in Africa.
Un altro obiettivo del vertice era il potenziamento della collaborazione sul tema della politica di sicurezza. Come già emerso martedì, è stata sottoscritta una dichiarazione d'intenti riguardo all'iniziativa "European Sky Shields Initiative" (ESSI), lanciata da Berlino nell'agosto 2022. Con questo passo, Berna e Vienna raggiungono altri 17 Paesi europei.
L'ESSI mira a un migliore coordinamento dei progetti d'acquisto di difesa aerea e, se del caso, a un loro raggruppamento per sfruttare le economie di scala e l'interoperabilità. In tal modo sarà possibile cooperare negli ambiti della formazione, della manutenzione e della logistica.
Ciascuno Stato definisce dove e in che misura partecipare, sottolinea il DDPS. Al fine di escludere ad esempio il coinvolgimento in conflitti militari internazionali, la Svizzera e l'Austria hanno definito in una dichiarazione aggiuntiva le proprie riserve di diritto in materia di neutralità.
I tre Paesi hanno poi firmato un accordo per rafforzare le sinergie nel ramo della ricerca e dello sviluppo in ambito militare. La Svizzera, spiega il DDPS, metterà a disposizione il proprio know-how e sarà coinvolta in uno scambio di esperienze e di competenze tecnologiche necessarie per meglio valutare i sistemi futuri dell'esercito, come nel settore dell'approvvigionamento energetico durevole e della robotica.