Il corpo del bovino di tredici anni è stato incenerito: «Non rappresenta un pericolo per altri animali o per l'essere umano»
SAN GALLO - Un altro caso di mucca pazza in Svizzera. Dopo quello registrato a marzo nei Grigioni, questa volta è un animale del Canton San Gallo a essere stato contagiato dalla forma atipica dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE), ovvero quella che - a differenza della BSE classica - può verificarsi spontaneamente e senza relazione con farine animali negli alimenti per animali.
A rivelare il secondo caso in quattro mesi del morbo è l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) precisando però che tra essi «non vi è alcuna relazione».
L'USAV ha pure spiegato che il corpo del bovino malato, una mucca di tredici anni, «è stato incenerito, impedendo in questo modo che la carne entrasse nella catena alimentare, e quindi non rappresenta un pericolo per altri animali o per gli esseri umani».
Nel nostro Paese la BSE classica è stata debellata con successo. Dal 2015 la Svizzera è pertanto considerata un Paese a rischio di BSE trascurabile, e questo status viene sorvegliato attivamente. «Casi atipici come quello attuale non cambiano lo status epizootico internazionale del nostro Paese», ha concluso l'USAV.